Sono stati selezionati i dieci finalisti del Premio letterario nazionale opera prima “Severino Cesari” sulle trenta opere d’esordio di narrativa italiana segnalate dagli editori italiani. Tra i dieci titoli scelti per questa quarta edizione la Giuria individuerà la terzina vincente che verrà poi premiata nel corso della manifestazione “Umbrialibri 2021”, in programma il prossimo ottobre a Perugia.
“L’interesse maturato attorno al Premio Severino Cesari – ha detto l’assessore alla cultura della Regione Umbria Paola Agabiti – è cresciuto nel tempo, come testimonia il numero in costante crescita dei titoli che partecipano al concorso, la qualità e la varietà delle case editrici. Si tratta di un appuntamento importante nello scenario nazionale dell’editoria che come assessorato sosteniamo convintamente. Il premio è infatti una vetrina per gli scrittori esordienti che intendono promuovere le loro opere di narrativa. Esperienze come questa – ha concluso Agabiti – rappresentano una vera e propria ribalta per far conoscere autori di qualità e per la nascita di nuove promesse del panorama letterario nazionale”.
Questi i titoli finalisti: “Il rosso e il blu” di Luca Giommoni/Effequ; “Isla bonita” di Nicola Muscas/66thand2nd; “Il valore affettivo” di Nicoletta Verna/Einaudi; “Il primo che passa” di Gianluca Nativo/Mondadori; “Le cose di Benni” di Gian Marco Perale/Rizzoli; “L’istante largo” di Sara Fruner/Bollati Boringhieri; “La casa delle madri” di Daniele Petruccioli/Terra Rossa Edizioni; “L’ultimo marinaio” di Andrea Ricolfi/Garzanti; “La vita che conoscevo” di Alessandra Gambetti/Atlantide; “Lingua madre” di Maddalena Fingerle/Italo Svevo Edizioni.
Compongono la giuria del premio: Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Giancarlo De Cataldo, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi, Michele Rossi, Simona Vinci (Presidente).
Il premio, riservato agli editori italiani, è stato istituito dalla Regione Umbria, d’intesa e con la collaborazione della moglie Emanuela Turchetti, in memoria del giornalista, scrittore e curatore editoriale Severino Cesari.
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