Cgil, Cisl e Uil denunciano un nuovo tentativo di assalto alla dignità dei lavoratori. “Prosegue, infatti, ad opera della azienda USL Umbria 2 – si legge in una nota delle sigle sindacali – l’operazione di destrutturazione del modello sociale umbro. Recentemente avevamo documentato dopo la gara dei servizi di collegamento tra le strutture dell’azienda e trasporto sanitario una decurtazione per il personale impiegato delle retribuzioni di oltre il 30%, quello che si intravede all’orizzonte è qualcosa di assolutamente analogo. Tutto questo è doppiamente allarmante alla luce della fase storica che il nostro Paese sta attraversando.
Il bando pubblicato – che prevede l’affidamento di un servizio assistenziale, residenziale e domiciliare in favore di anziani e soggetti fragili, nel quale sono impiegati circa 1.100 lavoratori/lavoratrici tra Terni, Foligno, Spoleto – rischia di compromettere sia i livelli assistenziali forniti dagli operatori, sia di penalizzare economicamente le professionalità che vi operano da molti anni.
L’importo complessivo dei servizi a gara è di oltre 36 milioni di euro e l‘affidamento avverrà per soli 6 mesi, il bando prevede una offerta economica ed una offerta tecnica, ma ciò che salta all’occhio è proprio l’offerta tecnica. In sostanza, il valore di questo capitolo (nel quale a fare la differenza è proprio la qualità e l‘esperienza del personale impiegato) viene azzerato. Tutti coloro che parteciperanno avranno lo stesso punteggio TECNICO. Non è quindi difficile capire come l’affidamento sarà in favore di chi offrirà un importo economico più basso.
Ora visto che l’appalto di servizi si caratterizza per essere “labour intensive”, ovvero ad alta intensità di manodopera, come si potrà offrire il prezzo più basso se non lucrando sul costo del personale? L’offerta tecnica ha lo scopo di premiare la capacità organizzativa e le competenze delle singole cooperative, al fine proprio di evitare gare al ribasso economico sulla pelle delle persone bisognose di aiuto. Ci chiediamo, perché un affidamento cosi breve? Perché tanto accanimento contro i lavoratori/lavoratrici?
Per avere risposta a queste domande abbiamo richiesto un incontro all’assessore regionale Luca Coletto, dal quale attendiamo risposte che siano in grado di scongiurare le nostre preoccupazioni, ma le risposte dovranno essere ben dettagliate in quanto i presupposti non lasciano intendere nulla di positivo”.
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