La protesta è cominciata. Gli operatori ambulanti del mercato settimanale sono a protestare, già da questa mattina 19 maggio, per chiedere l’attenzione del sindaco Leonardo Latini, sulla disastrosa situazione che stanno vivendo oramai da mesi.
Il trasferimento del mercato settimanale da viale dello Stadio allo Staino ha creato non pochi problemi ai lavoratori che si aspettavano già da questo mese di maggio di essere trasferiti in centro.
“Secondo alcune dichiarazioni fatte alla stampa – spiega Vincenzo Cardenia Delegato Goia Fenapi – l’assessore Fatale per guadagnare ancora tempo vuole rifare la graduatoria per il mercato, è sicuramente un’altra scusa Per continuare a prendere in giro gli ambulanti.
Rifare la graduatoria con gli stessi criteri stabiliti dal bando pubblico fatto l’anno scorso significa ottenere lo stesso risultato. Se l’assessore intende rifare un bando con i criteri giusti che rispettano la legge regionale il Goia è pronto a sedersi al tavolo e, saremo molto lieti di dare il nostro contributo. Ricordiamo che l’anno scorso il Comune di Terni ha pubblicato un bando pubblico con all’interno una Bolkestein mascherata.
I diritti degli ambulanti vennero riconosciuti solo parzialmente e quindi noi saremmo disponibili a modificare quel regolamento. Naturalmente questa non è una cosa che si può fare in pochi giorni ed è proprio per questo che crediamo che sia solamente un’altra presa in giro da parte dell’assessore, visto che in questo anno sul cambio del regolamento non ci ha mai voluto ascoltare.
A quanto pare l’assessore continua imperterrito a prendere tempo senza rendersi conto della criticità in cui si svolge il mercato, Criticità che non è sfuggita al capogruppo del pd Francesco Filipponi al quale va il mio ringraziamento.
“I clienti non vengono più nel nostro mercato – spiega un lavoratore – perchè schifano il posto in cui siamo stati trasferiti. Il nostro era un mercato di eccellenza, ora ci ritroviamo in un’area non idonea, malmessa e senza le promesse mantenute dai governatori”.
Foto: Monica VITALI ©