buffetti
buffetti
cottorella
LUMINAE
Italia Life
tecno adsl

Il digitale fa bene alle imprese: in Umbria serve accelerare

La pandemia ha accresciuto i divari territoriali, di genere, di età e fra i settori produttivi, ma il digitale è la leva per ridurli.

La strada da percorrere tuttavia è ancora lunga:   solo il 26% delle imprese italiane è a conoscenza del Piano Impresa 4.0 e, tra queste, il 9%, pur conoscendolo, comunque non investe.

In prima linea nel sostegno alle imprese nel percorso verso la digital trasformation, i PID (Punti di Impresa Digitali) delle Camere di Commercio.

Il PID della Camera di Commercio dell’Umbria, operativo presso le sedi camerali di Perugia e Terni, soltanto negli ultimi 3 anni ha affiancato 3.000 imprenditori umbri impegnati a condurre la propria impresa in una dimensione digitale.

Le azioni messe in campo dal nostro PID (Punto di Impresa Digitale) a favore delle imprese: sostegno finanziario; attività di formazione e informazione; assessment e assistenza tecnica; SELFI 4.0; ZOOM 4.0; mentoring.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria: “Dobbiamo ridurre un gap di competenze digitali  ancora ampio: solo una azienda italiana su 4 conosce Impresa 4.0.  E mai come oggi l’innovazione è il driver fondamentale per la crescita del tessuto imprenditoriale”.

“Lo stato della digital trasformation umbra è in movimento, ma è indispensabile accelerare” ha sollecitato il Presidente Mencaroni.

“A tutt’oggi su scala regionale registriamo un livello di maturità digitale pari a un indice di 1,93, sotto la media Italia di 2,03, in una posizione mediana,  che non si distingue per brillantezza e piuttosto distante dalle regioni più digitalmente evolute: Trentino Alto Adige 2,31, Lombardia 2,16, Emilia Romagna 2,14, Piemonte 2,09.  Siamo purtroppo molto più prossimi alla parte bassa della graduatoria, Molise 1,90, Puglia 1,88, Sicilia 1,84”.

Foto: TerniLife ©

Print Friendly, PDF & Email