Nell’ultimo triennio Roma ha perso 36.410 abitanti, 24.484 solo nel 2020, quando 21 comuni limitrofi ne hanno guadagnati 2.487. È quanto emerge dall’inchiesta su dati Istat provvisori che Ville&Casali pubblica sul numero di giugno.
Colpa della crisi che ha investito alcune aziende, della ricerca di occasioni di lavoro al nord (tra il 2011 e il 2019 Milano ha registrato un incremento costante di abitanti pari a 126.294, ne ha persi però 8.527 nel 2020), o del desiderio di lasciare la città, grazie alla possibilità di lavorare da casa. Il mensile indaga le ragioni della decrescita che però contribuisce a portare nuova linfa nei paesi circostanti. «Abbiamo osservato che soprattutto nell’ultimo anno, lo smart working dovuto alla pandemia ha spinto molti romani a trasferirsi in piccoli borghi a una trentina di chilometri, ma anche in posti relativamente lontani – spiega Giovanni Morelli, editore della rivista –. Questo ci ha stimolati ad analizzare il fenomeno».
Quali sono le località intorno alla Capitale che nel 2020 hanno attirato di più i romani? I dati Istat più recenti elaborati da Ville&Casali rivelano un deciso interesse verso i borghi quali in Umbria Giove e Amelia.
Ville & Casali ha raccolto le opinioni di alcune agenzie immobiliari e di rappresentati istituzionali, che confermano il trend.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nei giorni in cui ha ricevuto l’incarico ha preferito soggiornare a Città della Pieve, in Umbria, invece che nella sua casa romana. Come lui molti vip e personaggi meno noti hanno scelto di trasferirsi in questa regione, a un’ora e un quarto di auto. Nel Comune di Amelia (Terni) ad esempio, 11.809 residenti nel 2020, in leggera crescita rispetto all’anno precedente, un casale di pregio con terreno e ulivo può costare dai 350mila euro al milione di euro.
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