Sbloccate le risorse per dare ristoro alle imprese agricole e zootecniche che hanno perso i loro capi di bestiame a causa della presenza predatoria del lupo. Dopo anni di attesa finalmente arrivano gli indennizzi per gli allevatori umbri. Una battaglia che porto avanti con forza da mesi. Si tratta di cinquantamila euro in più grazie all’emendamento al bilancio di previsione regionale 2021-2023 proposto dal Movimento 5 Stelle e approvato all’unanimità dall’assemblea legislativa.
Pagamenti che si riferiscono al 2017, ma presto arriveranno anche quelli del 2018 e 2019. Un aumento considerevole delle risorse alla luce degli effettivi danni provocati e delle richieste di indennizzo pervenute alla Regione Umbria negli ultimi anni, più volte sollecitate dalle associazioni di categoria umbre. Il lupo è un animale prezioso che va tutelato in tutti i modi, simbolo dell’Appennino, fondamentale per la selezione naturale e l’equilibrio tra specie. Legato al nostro Dna come testimoniano storie come quella di San Francesco e il lupo di Gubbio. La sua presenza non può essere gestita esclusivamente dagli allevatori.
Chi vive di pastorizia lo fa lavorando dalla mattina presto fino a tarda sera, sette giorni su sette. Gente che non può essere costretta alla vessazione di una burocrazia schizofrenica. E soprattutto dobbiamo evitare che si creino conflitti tra chi lavora spezzandosi letteralmente la schiena e una specie animale preziosa la cui presenza deve essere gestita.
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