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Al Midondolo entrano le telecamere di sicurezza: nido e materna anticipano il disegno di legge 264

Professionalità, trasparenza e sicurezza sono da sempre i tre punti fermi del Midondolo, nido e scuola dell’infanzia paritaria di Terni.

Una scuola sicura dove prepariamo i bambini al grande gioco che è la vita” recita il motto che racchiude la filosofia della struttura gestita da Michela Cardinali e Maria Rosaria Basco in via del Modiolo.

Il Midondolo da oggi diventa ancora più professionale, trasparente e sicuro con l’installazione di 6 telecamere a circuito chiuso posizionate all’interno della struttura.

Abbiamo deciso di anticipare i tempi in attesa che il disegno di legge 264 fermo da un po’ venga approvato in via definitiva” affermano le due titolari. “In un momento così delicato qual è quello che stiamo affrontando – continuano – abbiamo deciso d’investire ancora di più sulla trasparenza. Con l’installazione delle telecamere abbiamo voluto dare ai genitori un ulteriore segnale di sicurezza. Una decisione che è stata apprezzata ma che molti genitori non ritenevano necessaria. Questo ci ha inevitabilmente fatto piacere, vuol dire che tutte le famiglie che ci hanno affidato e stanno affidando i propri figli lo fanno in totale serenità, pienamente convinte della nostra professionalità”.

Il Midondolo, prima d’installare le telecamere ha chiesto ed ottenuto l’autorizzazione all’’Ufficio competente dell’ Ispettorato del Lavoro. Gli occhi elettronici riprendono quanto accade all’interno della struttura e i filmati possono essere visti soltanto dalle Forze dell’Ordine dietro esplicita richiesta. Le titolari del Midondolo sottolineano che “un solo membro della nostra struttura può accedere alla sala dove si trovano i monitor come del resto accade per tutte le attività che si dotano di questo tipo di dispositivi”.

Telecamere ma anche accuratezza nel far rispettare le normative anti-Covid19: “non si è avuto nessun caso di Covid e a tutt’oggi è sempre stato garantito il servizio – concludono Maria Rosaria Basco e Michela Cardinali – probabilmente perché oltre al nostro lavoro quotidiano anche e soprattutto i genitori dei nostri bambini sono particolarmente attenti e sensibili al problema. Un dato che ci rende orgogliose ma ci induce a fare sempre meglio”.

Foto: TerniLife ©

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