Il caos della campagna vaccinale in Umbria ha raggiunto il suo punto massimo. Eppure, l’invio degli ispettori in Umbria da parte del generale Figliuolo non ha fatto quasi notizia. Quando dico che qualcuno dovrebbe dimettersi, c’è chi è subito pronto ad etichettarmi come esagitato.
“Ora è sotto gli occhi di tutti come, per l’ennesima volta, il governo nazionale sia costretto a mettere una pezza all’approssimazione della giunta Tesei. Mario Draghi ha chiuso il sipario sullo stucchevole teatrino della destra umbra, capace di trasformare la campagna vaccinale in un mercato del pesce in cui fragili e care givers venivano sistematicamente sorpassati”.
Parla Thomas De Luca (M5S).
Lasciati indietro, per ultimi, a scapito di altri. Il presidente del consiglio senza giri di parole ha denunciato ciò a cui noi assistiamo basiti da settimane:
“Alcune regioni trascurano gli anziani in favore di categorie con più forza contrattuale”. A chi hanno fischiato le orecchie noi umbri lo sappiamo benissimo. Sono coloro che oggi sono costretti a frenare e fare retromarcia. Quello che sta accadendo in Umbria in questi giorni è follia allo stato puro. Nessuna attenzione alle persone fragili e con disabilità, a chi ha malattie pregresse, ai care givers, al personale del commercio esposto in prima persona al contagio. Va detto che Draghi si è mosso grazie ad una copertura mediatica di cui il suo predecessore non avrebbe mai beneficiato. Nessun giornale o trasmissione televisiva ha aperto titolando “Conte dittatore, Conte in difficoltà” o sulla “ribellione dei governatori”. Il caos relativo al piano vaccinale evidenzia per l’ennesima volta la mancanza di programmazione e l’inadeguatezza della giunta regionale. In Umbria nessuno parla più delle fantomatiche prove di forza della governatrice Tesei con il governo. Oggi è chiaro a tutti, compreso chi fa finta di non vedere, che il re è nudo. Chiediamo per l’ennesima volta un cambio di marcia per condurre una campagna vaccinale che guardi prima di tutto alle persone fragili e a chi è più direttamente esposto al contagio. Siamo stanchi dei soliti e inutili teatrini della destra”.
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