“…la gestione dell’anticipazione di tesoreria concessa nel 2017 e in parte recuperata nello stesso anno, resta di competenza dell’organo straordinario di liquidazione, in quanto originata da fatti di gestione precedenti all’entrata in vigore della nuova disposizione”. Lo scrive la Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo dell’Umbria, nella deliberazione 14/2021 del 4 marzo scorso.
“Al di là dei tecnicismi – commenta il sindaco Leonardo Latini – si tratta di un’ottima notizia per l’Ente e per i cittadini ternani, una notizia che conferma l’attenzione e la serietà con la quale questa Amministrazione, fin dal suo insediamento, si è fatta carico con grande responsabilità della gestione del dissesto finanziario lasciato in eredità dalle Amministrazioni precedenti”.
“La Corte dei Conti con questa deliberazione conferma quindi che non c’è alcun nuovo buco da 12 milioni e non ci sarà il secondo dissesto tanto evocato dalle nostre opposizioni. Di dissesto, purtroppo, ne resta solo uno”.
“Questa nostra Amministrazione, più volte accusata pesantemente dai consiglieri del partito che aveva gestito il Comune negli scorsi anni portandolo al dissesto e dai loro nuovi alleati, e che oggi – dall’opposizione – forse avrebbero gradito un altro dissesto per la città, si è invece comportata secondo i principi di responsabilità e legalità”.
“Anzi, ha fatto di più: nonostante ci fosse già un parere favorevole del Ministero, ha ritenuto di interpellare la Corte dei Conti formalmente, con una richiesta di parere inviata proprio dal sindaco, sulla questione dell’anticipazione di tesoreria del 2017 che – come si ricorderà – abbiamo ritenuto di dover addossare alle competenze del dissesto, e quindi dell’OSL. Ora il parere della Corte dei Conti conferma la nostra linea, quella che abbiamo sempre sostenuto insieme all’assessore Masselli e a tutta la Giunta”.
“Faccio appello dunque di nuovo a tutti – conclude il sindaco Latini – affinché nel rispetto della dialettica politica si possano superare le polemiche strumentali nell’interesse generale della città”.
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