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BOTTIGLIATE E INSULTI RAZZISTI A UN GIOVANE DEL GAMBIA, DENUNCIATO MAROCCHINO

Denunciato dalla Polizia di Terni un marocchino per lesioni aggravate. Questa volta il caso vede coinvolti due cittadini stranieri: un gambiano, la vittima, e un marocchino, l’aggressore. Alcuni giorni fa, un ragazzo del Gambia, in Italia come richiedente asilo, si è presentato in Questura con il volto tumefatto e con un abbondante perdita di sangue dal naso. Mentre l’agente in servizio al corpo di guardia chiamava il 118, il ragazzo ha detto di essere stato aggredito in via Eugenio Chiesa da un marocchino di sua conoscenza, che prima di tirargli una bottiglia di birra sul naso, lo aveva offeso con insulti razzisti. Dopo essere stato curato al pronto soccorso, la mattina successiva il gambiano è tornato in Questura per formalizzare la denuncia e ha indicato come l’aggressore un cittadino marocchino di 23 anni, regolarmente residente a Terni, che già anni prima gli aveva accoltellato il fratello minore.

A dire della vittima, il marocchino nutre un odio viscerale contro i “neri”, aggiunge infatti che lui e il fratello non sono le uniche persone picchiate ed insultate, tutti i ragazzi provenienti dall’Africa centrale che stanno a Terni lo conoscono e se possono, lo evitano, cosa che non è riuscita a lui che se l’è trovato davanti sul marciapiede, mentre rientrava a casa.

Il marocchino, che è stato anche riconosciuto in una foto segnaletica, è una vecchia conoscenza della Polizia di Stato; nonostante la sua giovane età, ha numerosi precedenti penali per vari reati; solo dal 2011, è stato denunciato 18 volte per lesioni personali ed ha tuttora in atto la misura della sorveglianza speciale, con gli obblighi disposti con provvedimento del Questore di Terni, per gli assuntori di sostanze stupefacenti, che prevedono la permanenza nella propria abitazione a partire da un certo orario. Dopo alcuni inutili tentativi, gli agenti lo hanno trovato in casa, e lo hanno portato in questura per denunciarlo per lesioni personali, aggravate dall’uso del corpo contundente e dai motivi razziali, oltre che per la violazione degli obblighi previsti dalla misura restrittiva (da comunicato della Questura di Terni). Foto (archivio) TerniLife ©

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