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Btobee: dal business alle api in Acciai Speciali Terni per combattere l’inquinamento

Installare una serie di alveari all’interno di un’Acciaieria e trasformare le api in preziosi alleati per l’individuazione dei tassi di inquinamento nell’atmosfera, in piccole centraline di monitoraggio per raccogliere dati importanti sulla qualità dell’ambiente nel territorio.
È l’idea innovativa realizzata da Acciai Speciali Terni che, con la collaborazione dell’Università di Perugia, Dipartimento di Chimica e Biologia, ha deciso di installare due apiari con dieci alveari ciascuno, uno all’interno dello stabilimento nella zona Forni elettrici e l’altro nel parco scorie.
Il bio-monitoraggio effettuato dalle api “Apis mellifera ligustica italiana autoctona” permetterà di rilevare la presenza di inquinanti analizzando la cera ed il miele prodotti.
Sono diversi i progetti che hanno previsto l’utilizzo delle api come “sentinelle” dell’ambiente” nel mondo: a Bologna, a Roma, a Vancouver, addirittura a Chernobyl le api sono state ingaggiate per capire lo stato del territorio dopo il disastro nucleare. O ancora, dal 2006, le api hanno vigilano sull’inquinamento atmosferico all’aeroporto tedesco di Francoforte, il quarto scalo aereo più trafficato d’Europa. A Terni però è la prima volta che un tale esperimento viene realizzato all’interno di un’Acciaieria per monitorare la qualità dell’aria e sviluppare soluzioni innovative per lo studio della dispersione degli inquinanti in atmosfera.
L’attività di ricerca commissionata da AST all’Università degli Studi di Perugia, ha per oggetto uno studio di ricerca applicata sul tema: “Sviluppo di una rete di monitoraggio nella conca Ternana ai fini dello studio della dispersione degli inquinanti in atmosfera a mezzo dell’impiego di alveari con colonie di Apis mellifera ligustica (Spinola, 1806) Italiana Autoctona”.
Hanno partecipato all’evento di presentazione l’ingegnere Massimo Calderini e l’ingegenere Dimitri Menecali, prossimo direttore di stabilimento di Asg, l’ingegnere Fernando Camponi, responsabile per il dipartimento Ambiente e Sicurezza di Ast, il professor Tiziano Gardi e il dottor Marco Petrarchini, membri della Federazione Apicoltori italiani.
Foto: Ast ©
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