E’ grave che l’Umbria sia tra le regioni messe peggio con il piano vaccinale, arenata nella prima parte della fase 1 e ferma alla vaccinazione degli operatori sanitari e degli ospiti delle Rsa e residenze protette.
Non ci risulta che siano stati riorganizzati i servizi, potenziato il personale e formati i team vaccinali per poter andare anche a casa degli anziani che non possono spostarsi. Facciamo notare che territori a noi limitrofi la situazione è ben diversa. A Rieti, nel Lazio, le prenotazioni per gli over 80 sono iniziate dal 1° febbraio e l’8 si avvieranno le somministrazioni, mentre a Viterbo, la vaccinazione per le persone particolarmente anziane sono iniziate addirittura dal 21 gennaio.
Occorre dunque un totale cambio di passo per recuperare il tempo perso e non rimanere ulteriormente indietro sul piano vaccinale, anche in virtù del fatto che finché questa prima fase non sarà portata a termine non si potrà procedere con le successive che riguardano tutti”.
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