“In questi mesi il Governo non ha mai dato seguito alle nostre indicazioni e non ha risposto alle interrogazioni che abbiamo presentato. A nulla vale, per gli umbri, avere un viceministro agli esteri e una sottosegretario agli affari europei in maggioranza di Governo, se queste persone neanche si interessano alla questione”.
Così si legge in una nota del gruppo dei parlamentari umbri della Lega.
Riteniamo un fatto estremamente grave che, oltre ai proclami, non sia stata fatta nessuna proposta legislativa in favore di una vertenza sindacale che è simbolo di tante altre vicende sparse sul nostro territorio, e per questo potrebbe essere usata come apripista per colmare dei vuoti legislativi.
I parlamentari della Lega Umbria stanno lavorando ad una proposta emendativa da inserire nel primo provvedimento utile, il decreto Milleproroghe per tentare un’ultima carta contro una situazione drammatica per lavoratori, famiglie e tutto il territorio ternano.
Proroga dei termini di liquidazione, obbligo di cassa integrazione non soltanto per le cessioni ma anche per le procedure di liquidazione e soprattutto divieto di acquisizione di altre aziende dello stesso settore merceologico nei 3 anni successivi alla liquidazione.
Il Governo e il Parlamento hanno delle armi che possono usare, si chiamano Leggi e Decreti, iniziamo ad usarle perché il tempo dei proclami è finito.
Nei prossimi giorni i parlamentari della Lega Umbria parteciperanno ai tavoli di crisi ma ci aspettiamo attenzione, ascolto e collaborazione sulle proposte fatte, il Governo ci ascolti o lascino lavorare chi ha proposte serie e concrete.
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