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Il giallo delle installazioni in piazza, nessuno sapeva niente: rimosse

Un giallo nel giallo. L’installazione di quattro contenitori per la raccolta differenziata in alcune delle principali piazze del centro storico fa discutere. E non solo, perché dopo le polemiche, le quattro opere artistiche sono state rimosse.

Ma andiamo per gradi e ricostruiamo la vicenda.

Si chiama “DIFFERENZI’ARTE IN CENTRO” il progetto, promosso dal Comune di Terni, che prevede l’installazione di quattro contenitori per la raccolta differenziata in alcune delle principali piazze del centro storico. Ognuno di essi è composto da due pannelli che ospitano riproduzioni di opere di giovani artisti ternani

Le otto opere sarebbero dovute rimanere esposte fino a fine novembre: a piazza San Francesco, largo Villa Glori, piazza Tacito e piazza della Repubblica.

L’IDEA: Presentazione di un oggetto del quotidiano, caricato di nuovo significato. Stravolgere l’approccio fisico e psicologico con un oggetto di uso comune come il contenitore della spazzatura. Di solito sono oggetti discreti, semplici, la cui estetica poco curata o messa in secondo piano. Potremmo dire che si fanno notare soltanto quando sono assenti e non sopperiscono quindi al bisogno di gettare un rifiuto. Cambiando la relazione tra questo oggetto e chi ne usufruisce cosa succede? C’è un quadro su quel bidone! Questo progetto è doppiamente provocatorio in quanto rende espliciti due concetti: il valore dei rifiuti; la fatica che fa l’arte contemporanea ad emergere.
Come si rapporteranno le persone di fronte all’introduzione di un nuovo elemento nell’arredo urbano? Le caratteristiche, evidenti o implicite, sono: permette di differenziare i rifiuti anche ai passanti del centro storico. Diventa un mezzo comunicativo e informativo, grazie al codice QR che permette di scoprire l’autore dell’opera che stiamo guardando. È a tutti gli effetti una vetrina per artisti emergenti ternani gratuita e con un numero di ‘osservatori’ molto ampio. L’arte esce dalle case, dai locali e dalle gallerie, invade il centro per trasmettere bellezza, creatività, vita. Un input ad impegnarci affinché quei rifiuti abbiano una nuova vita, affinché l’arte torni a muovere l’amore e lo spirito creativo degli italiani, affinché Terni sia sempre più viva.
L’idea sarebbe stata anche buona ma il nodo della questione sta nel fatto che all’ufficio Decoro urbano del Comune non è mai arrivata la richiesta per l’installazione delle opere su suolo pubblico.
Michele Rossi, consigliere comunale di Terni Civica fa sapere che: “Di provocazioni culturali questa città ne ha passate fin troppe e di tutti i colori. Dalla pipì sul palcoscenico, alle scritte allo yogurt sulle pavimentazioni pregiate del centro (rimaste poi per mesi), alle performance con vibratori fino alle recenti mostre video-fotografiche al nuovo Caos.
A questo punto ci piacerebbe un po di normalità e invece oggi scopriamo che anche per il comunque utile contenitore della differenziata con una foto di una ragazza esanime su covoni di paglia, buttato casualmente lì in mezzo alla piazza (non volevo crederci!), si tratta di una nuova provocazione artistico-culturale.
Davanti alla facciata di una chiesa, un santuario del 1200, che è di una bellezza unica e nostro vanto. Giuro che se non lo spostano ci vado io con i cittadini ed il parroco. Specifico che i membri dell’esecutivo che ho avuto modo di interpellare non ne sapevano nulla”.
Foto: TerniLife ©
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