“In caso di rinvio a giudizio nell’inchiesta sul percolato ci aspettiamo un passo indietro da parte del sindaco”. Lo hanno detto i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle nel corso della conferenza stampa di ieri a Palazzo Spada. “Ma noi – hanno aggiunto – non siamo magistrati e non ci occupiamo di indagini. Siamo consiglieri comunali e come tali ci compete solo mettere in evidenza alcuni aspetti, come quello riguardante un’anomalia tutta ternana”.
“L’anomalia consiste nella decisione del sindaco e della giunta di sciogliere il Nop, il nucleo anticorruzione del Comune, proprio alla vigilia delle comunicazioni di conclusione indagini da parte della magistratura che aveva indagato, a quanto ci risulta, sulla base di segnalazioni dello stesso Nop”. Per questi stessi motivi i consiglieri del M5S hanno ribadito la richiesta al sindaco e alla Giunta di revoca della recente delibera riguardante il Nop. Durante la conferenza stampa è stato anche chiesto se il sindaco sia a conoscenza di altre segnalazioni da parte del Nop che abbiano richiesto o che possano richiedere l’intervento della magistratura.
“Infine – hanno concluso i consiglieri (presenti erano Thomas De Luca, Valentina Pococacio e Angelica Trenta) – rileviamo una palese contraddizione rispetto alle recenti dichiarazioni del sindaco, dello scorso due febbraio con le quali si sosteneva che le procedure di anticorruzione adottate da questo Ente e gestite in autonomia dal suo responsabile, non hanno fatto emergere in questi mesi situazioni di criticità. Evidentemente alcune criticità invece c’erano”.
Il gruppo consiliare ha anche presentato un documento con dieci proposte sulla questione morale.
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