Il quarantesimo anniversario della strage di Bologna coincide con la scomparsa di Lidia Piccolini, mamma di Sergio e moglie di Torquato Secci. Lidia, dopo aver perso il suo ragazzo di soli 23 anni è stata insieme al marito, Presidente e fondatore dell’Associazione familiari delle vittime della strage, uno dei riferimenti di questo movimento.
Il Comune di Terni sembra invece aver rimosso la memoria di questa ricorrenza, legata ad uno dei più feroci attentati della storia repubblicana, ma anche all’identità e alle vicende cittadine. Dimenticare la strage di Bologna (e la famiglia Secci) non è accettabile. Cambieremo anche l’intitolazione del Teatro Secci?
Le comunità di Bologna e Terni hanno da sempre tenuto un filo diretto in questi momenti di riflessione, e ancor più in questi giorni hanno sentito il bisogno di farlo, nel quarantesimo anniversario, il primo senza più una sola persona della famiglia Secci in vita. Bologna tragicamente avrà di fronte anni in cui le ferite e i testimoni aiuteranno a non dimenticare. Terni a quanto pare rischia di perdere questo patrimonio.
Ma se la Terni istituzionale dimentica, la società civile no.
ARCI Terni, ARCI Bologna e ARCI Nazionale, quest’anno hanno deciso di unirsi per tenere in vita la memoria collettiva, storica e giudiziaria e all’insegna della cultura nelle sue varie forme espressive, attraverso l’evento Facebook «Un solo errore», la cui diretta è avvenuta il 30 luglio, giornata in cui il Presidente Mattarella si è recato a Bologna per commemorare le vittime del 2 agosto.
Proprio dalla giornata di oggi [2 agosto] il video dell’iniziativa, sarà visibile (nella sua versione corretta e rimontata) sul canale Youtube di ARCI Terni e sul sito web di ARCI Nazionale.
Tra i vari momenti della diretta viene proposto il film documentario sulla strage di Bologna, con l’intervento del regista Matteo Pasi. “Un solo errore”, sono le parole di Lidia che hanno dato titolo al film e all’evento Facebook. L’errore a cui si riferisce è quello dei terroristi di aver scelto Bologna come obiettivo, che di tutta risposta immediatamente si prodigò nei soccorsi, riuscì a rialzarsi all’indomani della tragedia rioccupando le piazze e i luoghi della democrazia. Questo sentimento, fu quello in parte vissuto anche dalla comunità ternana legata a doppio filo alla vicenda. L’Associazione dei familiari delle vittime, animata da Torquato Secci, fece infatti scuola come prima esperienza associativa capace di incidere sulle vicende processuali e smuovere la coscienza del paese anche per altri attentati che hanno macchiato la storia repubblicana, come nello stesso documentario viene evidenziato.
L’iniziativa vede anche la partecipazione di Lucilla Galeazzi, cantante popolare ternana famosa in tutto il mondo, amica di Sergio Secci al quale dedicò una canzone e un concerto in città, organizzato da ARCI nel 2000 in occasione del ventesimo anniversario della strage. Il Concerto per Sergio, viene ora per la prima volta pubblicato all’interno di un cofanetto di 3 CD prodotto da ARCI Terni in collaborazione con l’Associazione “Ticchetettà – tradizioni e identità” che a livello locale si occupa dello studio, la riscoperta, la conservazione e la promozione del patrimonio materiale ed immateriale della cultura tradizionale. Il lancio della raccolta, sul lavoro per Terni di Lucilla Galeazzi, è avvenuto proprio durante l’iniziativa a testimonianza della sua passione civile attraverso il canto. Oltre all’inedito Concerto per Sergio del 2000 il cofanetto conterrà il CD “Sirena dei Mantici”, la registrazione dello spettacolo di Lucilla Galeazzi con Ascanio Celestini e la Fisorchestra “L. Fancelli” diretta da Marco Gatti svoltosi sempre a Terni nel 2002 e il CD “…Co’ l’occhi, co’ la lingua e co’ lu core…”, la prima incisione del Coro Canti E-Terni fondato e diretto da Lucilla Galeazzi. (La distribuzione e informazioni sulla versione fisica del Cofanetto di imminente uscita sarà a cura dell’Associazione Ticchetettà).
L’Arci da sempre è stata una delle “case” fuori dai contesti istituzionali dove tenere insieme le persone dal basso per coltivare la memoria civile. Per questo intende farsi promotrice di un’Associazione cittadina degli amici di Sergio Secci, per tenere vivo il suo ricordo, la sua intelligenza e la sua umanità, insieme a quello della sua famiglia che in tutti questi anni ha accompagnato Terni, le sue Istituzioni e il Paese tutto, in nome della verità, la giustizia la memoria.
Foto: TerniLife ©