Nella giornata odierna si sono incontrati segretari di FIM FIOM UILM FISMIC UGL e USB con l’amministratore delegato di AST Ing. Massimiliano Burelli.
L’incontro si è svolto su richiesta delle Organizzazioni Sindacali per fare il punto della situazione rispetto a ciò che la Thyssenkrupp ha determinato su Acciai Speciali Terni in merito alla vendita (o partnership) e su come si intende affrontare il periodo transitorio da qui alla vendita.
L’amministratore delegato ha ribadito che ci sono 4 manifestazioni informali di interesse espresse e almeno altre due che stanno per arrivare ad Essen. Inoltre, ha ribadito che la procedura di vendita si avvierà probabilmente dopo la fine dell’anno fiscale.
Le organizzazioni sindacali continuano a sostenere che tale processo deve essere il più veloce possibile per far in modo che AST possa seguire percorsi certi e di sviluppo rispetto a un piano industriale propedeutico al futuro dello stabilimento e del territorio.
Visti i tempi non certi di tale procedura le organizzazioni sindacali hanno proposto all’AD di impegnarsi attraverso un accordo che garantisca AST come la conosciamo, ossia con:
Rispetto ai punti sopra elencati e in riferimento all’accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo economico in scadenza nel settembre 2020, l’AD di AST non si reso disponibile a sottoscrivere alcun tipo di accordo con i segretari territoriali dei metalmeccanici.
Le organizzazioni sindacali continuano a ribadire che con tale atteggiamento si va verso un indebolimento delle Acciaierie ternane “complice anche la pandemia”, in quanto non si trovano modalità opportune per creare stabilità nel sito e nei confronti del territorio.
Come segreterie territoriali crediamo indispensabile una rimozione delle rigidità aziendale, inutili in questo momento così come riteniamo immotivate le posizioni sulla cassa integrazione che penalizza solo i lavoratori. Dal canto nostro abbiamo manifestato la volontà di giungere ad un accordo da definire al tavolo con le RSU per avere una gestione condivisa degli ammortizzatori sociali e non una semplice comunicazione aziendale. La gestione condivisa è patrimonio delle relazioni sindacali in questa azienda.
Le organizzazioni sindacali, nel ribadire quanto sia importante governare questo passaggio epocale per quello che rappresenta AST nel suo insieme, ritengono assordante il silenzio del governo regionale, che a distanza di un mese ancora non convoca un confronto con le organizzazioni sindacali. Preoccupante è anche l’atteggiamento del Governo nazionale che riporta solo le posizioni aziendali e non percepisce il vero pericolo che vede la stessa Thyssenkrupp portatrice di interessi contrapposti, ovvero venditrice e possibile concorrente all’interno dello stesso gruppo dal punto di vista commerciale.
Le organizzazioni sindacali ribadiscono lo stato di agitazione in quanto non si sta ponendo la giusta attenzione su un sito strategico per il paese, ovviamente il perdurare di questa fase, fatta di rigidità aziendali e distrazioni della politica, porterà a un inevitabile inasprimento dello stato di agitazione.
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