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Rogare: un pellegrinaggio per riflettere sull’arte

Il 9 giugno dall’Eremo delle Carceri di Assisi è partita un’iniziativa silenziosa che il 21 giugno arriverà a Roma: Stefano Baroni (musicista, facilitatore e formatore, esperto nella bodypercussion) e suo fratello, Albert Hera (cantante e didatta), stanno facendo un vero e proprio pellegrinaggio artistico, nel tentativo di coinvolgere le persone sia sul piano reale che su quello virtuale (attraverso dirette Facebook che vedono la partecipazione di altri esperti del settore culturale) per stimolare una riflessione nuova sul concetto di arte. L’iniziativa si chiama #Rogare, e tra le tappe ci sono anche Arrone (il 13 giugno) e Piediluco (14 giugno). Abbiamo fatto alcune domande a Stefano Baroni:

Come vi è venuta l’idea?

“L’idea è nata da un’esigenza di compiere un’azione, di uscire dalla dimensione Social ed entrare in quella Sociale, utilizzando i Social come strumento di connessione con chi non può materialmente fare il cammino ma in qualche modo vuole essere con noi e sostenerci con la presenza e con chi vuole condividere proposte creative”.

Chi altro sarà coinvolto?

“Chiunque può camminare per una tappa con noi iscrivendosi a questo link. Alle 16.33 del 21 Giugno a Piazza di Montecitorio canteremo Bocche Cucite, 4 minuti e 33 secondi di voci improvvisate a bocca chiusa (in omaggio a 4.33 di John Cage); alla stessa ora altre persone in altre piazze d’Italia faranno la stessa cosa (per ora ci sono altre 13 piazze tra cui Marsala, Venezia, Catania, Napoli, Lucca, Bari, Torino). Sarà un modo per vivere una manifestazione rispettando le regole perché non creeremo assembramenti. Bocche Cucite sarà la Voce per tutte le persone che non possono parlare. Chiunque può iscriversi registrando 4.33 minuti di video in cui canta qualsiasi cosa, improvvisando, ma a bocca chiusa e inviandolo a [email protected]”.

Qual è lo scopo di questo pellegrinaggio artistico?

“Camminare per l’arte, non per protesta ma per stimolare una riflessione e una modalità nuova di rinascita del concetto “arte”, non  intesa solo come spettacolo ma come strumento di Creazione, di introspezione, educativo, innovativo, cooperativo. Il cammino è la metafora della nostra idea di individualità cooperanti che con fiducia e rispetto reciproci lavorano insieme usando le proprie skills per creare”.

Cosa prevedete per le tappe di Arrone e Piediluco?

“Non facciamo spettacoli in giro ma incontriamo persone e tramite social network riflettiamo sui concetti espressi prima anche con professionisti che si collegano con noi. Viaggiamo a spese nostre e se troviamo persone che ci possono ospitare tra Arrone, Piediluco o nelle tappe successive saremmo felici. Con questo modulo possono contattarci per offrire ospitalità”.

Foto: RietiLife ©

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