Ciò ha permesso al paziente di telefonarmi alle ore 5.50, trascorse solo due ore dall’evento, dopo aver eseguito, ovviamente, coronarografia e angioplastica e risolto il problema.
Le fatidiche due ore che tutta la letteratura ci indica come buona pratica sono state pienamente rispettate.
Non conosco purtroppo i nomi di nessuna delle persone intervenute, né potrei riconoscerle, ma a loro va la mia gratitudine, quella di mio marito e dei nostri figli.
Vorrei che Voi poteste dare questa testimonianza di buona, anzi ottima sanità alla nostra città e regione certa che solo le buone pratiche potranno garantire una sanità forte, coraggiosa e pubblica.
Naturalmente il fatto che vi scriva la sottoscritta che ha lavorato per 40 anni, come ben sapete, presso l’Azienda Ospedaliera di Terni (la dr.ssa Proietti ha diretto le strutture di Geriatria e Lungodegenza ndr), che il malato fosse il dr. Claudio Gradoli, responsabile della Pneumologia del “Santa Maria”, che purtroppo ha pagato il periodo terribile e straordinario quasi con la stessa vita, non fa che sottolineare la bontà di quanto fatto”.