“In questi anni abbiamo assistito ad un balletto di ThyssenKrupp attorno alle prospettive strategiche di Acciai Speciali Terni. Dopo la mancata fusione con Tata Steel e la vendita del settore degli ascensori, arriva una nuova doccia fredda. Il Consiglio di Supervisione di ThyssenKrupp considera il sito di Terni non più strategico ai fini delle prospettive industriali del Gruppo, che in realtà sono sempre meno industriali e sempre più legate a ritorni finanziari di breve termine. Ast finisce in una sorta di “bad company” in attesa di essere ceduta o di trovare nuove alleanze societarie. Non c’è tempo da perdere. Il Governo intervenga non solo per sostenere il futuro dei lavoratori di Ast, ma per aprire un tavolo di confronto del settore siderurgico, in cui la produzione degli acciai speciali rimane un asset strategico decisivo”.
Lo dichiara Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil nazionale e responsabile siderurgia.
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