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Thyssenkrupp, i tedeschi vogliono vendere

Il gruppo Thyssenkrupp è alla ricerca di un partner e se non ci riuscirà cercherà di vendere l’Ast di Terni. “In passato – come si legge nella nota dell’azienda – Thyssenkrupp ha ripetutamente sottolineato i vantaggi del consolidamento nel settore siderurgico. La necessità è accentuata solo a seguito della crisi del coronavirus, poiché in Europa si verificherà un aumento strutturale delle sovraccapacità esistenti. Il gruppo vede opportunità favorevoli nell’accelerare la trasformazione necessaria verso una produzione siderurgica neutrale dal punto di vista climatico, a condizione che l’industria riunisca le sue risorse e i legislatori creino il quadro necessario. Questo è il motivo per cui Thyssenkrupp sta anche esaminando possibili soluzioni di consolidamento e mantiene aperte tutte le sue opzioni”. In merito alle decisioni comunicate dal gruppo Thyssenkrupp circa lo stabilimento Ast di Terni, interviene la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

Questa la sua dichiarazione: “Dal mio insediamento abbiamo avuto vari incontri sia con la dirigenza della TK Ast sia con i sindacati per approfondire il ruolo di AST nella multinazionale tedesca. Eravamo a conoscenza da un lato delle difficoltà internazionali che riguardano il settore dell’acciaio, difficoltà che sono esponenzialmente cresciute con il lockdown, dall’altro lato anche delle ottimizzazioni e delle buone performance economiche degli ultimi anni che hanno evidenziato le potenzialità del sito ternano. La Regione, in merito alla volontà che ci è stata comunicata di voler cedere o ricercare un partner per AST, è pronta a fare la propria parte per far sì che i livelli occupazionali vengano tutelati e che non vengano dispersi né le potenzialità future né il valore che l’Ast ha sempre avuto per l’Umbria e l’Italia intera. Per tale motivo abbiamo intensificato le interlocuzioni con i vari attori e siamo pronti al dialogo ed a supportare un piano industriale in grado di valorizzare la produzione dell’acciaio umbro, anche con l’entrata di un investitore che possa dare nuovo slancio e investimenti ad un settore strategico per la nostra regione e come detto per tutto il Paese, motivo per cui ogni evoluzione andrà seguita e valutata di concerto con le istituzioni statali”. “Le decisioni di oggi di Thyssenkrupp, sulla base delle notizie comunicate dall’azienda di Viale Brin, sono molto preoccupanti perché mettono di nuovo in discussione le prospettive del sito industriale ternano, che di fatto viene posto sul mercato, senza alcuna effettiva garanzia sul suo futuro”.

Lo dichiara il sindaco di Terni Leonardo Latini.
“Le decisioni prese in Germania – continua il sindaco – vanno in altra direzione rispetto a un lungo percorso che ha fatto seguito all’accordo del 2014 e poi a quello sul piano industriale 2019-20 sottoscritto a Roma nel giugno 2019, sei mesi dopo la scadenza del precedente. Un accordo, quello del 2019, che abbiamo più volte monitorato grazie alla disponibilità della direzione locale dell’azienda e con le parti sociali e che – lo ricordiamo – prevedeva circa 60 milioni di euro di investimenti, il mantenimento dei livelli occupazionali e soprattutto confermava la strategicità del sito di Terni nel business di Thyssenkrupp. L’Ast venne inoltre definita in quell’occasione dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial come un sito “che garantisce una produzione strategica per l’Italia”.

“Riteniamo necessario – conclude il sindaco Leonardo Latini – che la nuova fase aperta da Thyssenkrupp con le decisioni di oggi debba essere gestita con la massima attenzione e determinazione ai più alti livelli nazionali ed europei, tenendo ben in evidenza la strategicità del sito di Terni, la sua lunghissima storia, le potenzialità del territorio e del nostro tessuto economico, le professionalità dei lavoratori diretti e dell’indotto”.
“Da parte nostra siamo sempre stati e sempre saremo schierati con forza a tutela del sito produttivo e degli interessi della nostra città. Per questo abbiamo già avviato le interlocuzioni necessarie a livello istituzionale”.

Foto: TerniLife ©

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