Periodo a dir poco particolare per l’intero mondo sportivo in cui praticare ogni tipo di attività è quanto meno problematico lo é anche per le arti marziali in genere tra le quali spiccano le discipline olimpiche di Judo Lotta e Karate.
A parlare é il Presidente Regionale Fijlkam Prof.AndreaAndrea
“Dall’analisi di rischio stilata dal Coni e dalle federazioni sportive, con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, le nostre discipline risultano nello stesso piano, se addirittura meno pericolose, in qualche declinazione, di Rugby, Basket e Pallavolo. Questo ci permette di rassicurare l’intero movimento in quanto sono allo studio, a livello internazionale e nazionale, dei protocolli per una ripartenza in massima sicurezza per tutti i praticanti”.
Prosegue il Presidente:
“In quest’ottica l’attività agonistica é stata bloccata dalla Federazione già da marzo rinviando Campionati Italiani e tutte le manifestazioni di rilievo nel secondo semestre per essere pronti a ripartire, presumibilmente a settembre, con le competizioni maggiori, predisponendo il Centro Olimpico Fijlkam di Ostia ad ospitare le gare per l’assegnazione dei ‘tricolori’ di Judo, Lotta, Karate e Jujitsu”.
Per rimanere in ambito agonistico cosa é cambiato per ciò che concerne le Olimpiadi?
“Tutti aspettavamo agosto 2020 mese in cui Tokyo avrebbe visto l’esordio, per la prima volta nella storia, del Karate tra le discipline olimpiche. Il tutto sarà rimandato al 2021 con quello che ciò comporta, cioè l’assegnazione degli ultimi posti disponibili per la competizione a cinque cerchi a partire da gennaio. Inevitabile lo slittamento della riprogrammazione tecnico atletica delle squadre nazionali Fijlkam sempre decise a puntare al bottino di medaglie olimpiche come ci hanno abituato gli atleti di spicco delle nostre discipline, a cui si sono aggiunti i karatekas azzurri, da sempre ai vertici mondiali”.
Che ripercussioni vi sono state a livello territoriale “
“La situazione delle nostre Associazioni é davvero critica se non vi sarà un aiuto tangibile delle Istituzioni. Il valore etico, sociale in aggiunta a quello sportivo che le nostre discipline riescono ad offrire é di certo sopra la media e la sofferenza prodotta dalla situazione contingente sta mettendo in ginocchio le nostre realtà dilettantistiche, quotidianamente in lotta con affitti, utenze e spese per riuscire a far quadrare i conti in assenza di sponsor e contributi esterni.
In questo momento, come Presidenza, abbiamo ufficialmente sollecitato degli incontri con la Regione e Comuni per poter presentare la richiesta di interventi tangenti ed attuabili,stilati in base alle esigenze delle nostre Associazioni che operano nel territorio, prendendo esempio e spunto da quanto fatto da altre amministrazioni regionali e comunali. La prima risposta é venuta dal Comune di Terni che tengo a ringraziare che si é reso disponibile a trovare delle soluzioni già dai prossimi giorni quando si presuppone si possa praticare attività all’aperto”.
Le Associazioni Umbre come si stanno muovendo in questo periodo?
“Il nostro mondo é un mondo di combattenti, dove sin dal primo giorno si impara a cadere ma sopratutto a rialzarsi per tornare a combattere. A livello centrale la Federazione ha attivato degli allenamenti webinair diretti dai tecnici nazionali con la collaborazione degli atleti olimpionici; a livello locale molte le iniziative, per non lasciare soli gli appassionati da piccoli a grandi, da amatori ad agonisti sia dal punto di vista sportivo che sociale. La figura di un tecnico di arti marziali é vista come quella di una guida, un maestro e come tale ci si é districati nel poter essere di supporto e di riferimento per ritrovare una normalità ed il sorriso anche nella distanza. Abbiamo avuto modo di assistere alle iniziative più disparate che hanno coinvolto un incredibile valore di consensi come allenamenti online, gare di kata in video, seminari in diretta extracontinentale in aggiunta concorso di disegni sul CoronaVirus, a momenti conviviali come una tombola on line piuttosto che a lezioni di inglese e di cucina per grandi e piccoli.
Insomma non ci si ferma, non ci si da per vinti, ci si rialza per cercare di essere pronti e più forti di prima”.
Come e quando prevede la ripresa per gli sport di contatto?
“Siamo in attesa di avere indicazioni da Coni e Federazione per poter riprendere con i protocolli idonei per partire in sicurezza in palestra e all’aperto.
Di certo quando sarà lo faremo nel rispetto delle normative e nel migliore dei modi, offrendo la professionalità delle Associazioni e dei tecnici federali formati ed aggiornati nell’insegnare le nostre discipline: Judo, Lotta, Karate, JuJitsu e Mga difesa personale in modalità protetta nel rispetto della tradizione e per la sicurezza dei praticanti di ogni età e grado.
Un segnale chiaro e preciso per le famiglie, scuole, appassionati, amatori e agonisti, per fugare ogni minimo dubbio ed alimentare nuove passioni. Pronti a fornire quel qualcosa in più, di diverso, di profondo che solo le nostre discipline riescono a trasmettere a chi le pratica. Quindi sempre pronti, sempre con il sorriso”.
Lei ha parlato di far tifo per il calcio come mai?
Forza Calcio ma anche forza Rugby, Volley e Basket!
La mia non é una provocazione ma un dato di fatto, prima si prenderà a giocare al calcio individuando modalità per poter affrontare un agonismo di sport di contatto e prima potremmo ripartire con le nostre discipline sempre ribadendo che la sicurezza é la nostra password.
In secondo luogo maggiori saranno i proventi che il calcio avrà e più alta sarà la quota destinata dal Governo da poter dividere tra le Federazioni minori e a cascata aumenterà il quid.
Quindi forza Calcio ma anche forza Rugby, Volley e Basket e forza per tutto lo Sport italiano a partire dalla Base, con la B maiuscuola, e che non sia mai e poi mai dimentica”.
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