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AMIANTO AST, BOTTA E RISPOSTA TRA LIBERATI (M5S) E SINDACATI

Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati ha inviato una lettera ai sindacati affinché procedano “a sollecite verifiche” all’interno dell’Ast di Terni  relativamente alla presenza di amianto. Per Liberati l’esposizione a questo materiale avrebbe potuto consentire a molti lavoratori di lasciare il lavoro.
Liberati spiega che “la scienza ha certificato il grave pregiudizio alla salute umana procurato da questo materiale, inoltre alla luce del fatto che lo ‘Studio Sentieri’ (curato da Iss e ministero della Salute) ha già registrato su Terni un eccesso di patologie legate al mesotelioma pleurico negli uomini pari al +164 per cento, a voler tacere di altri rilevanti dati su mortalità e ricoveri in città. Una questione serissima”. 
Liberati ricorda che “poco più di una settimana fa il M5S ha riferito l’episodio secondo cui, a chiusura della vertenza Ast, centinaia di lavoratori Thyssen Krupp avrebbero potuto fruire già dallo scorso anno del cosiddetto scivolo, causato dalla prolungata esposizione di tali maestranze all’amianto. Una concreta possibilità poi venuta meno per motivi tuttora ignoti. Nei prossimi giorni – conclude – ci rivolgeremo alle autorità pubbliche, a iniziare dal sindaco di Terni, quale primo responsabile della salute pubblica, e ancora alla Asl, alla Giunta regionale e al ministero”.

I sindacati, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Ugl metalmeccanici e Fismic di Terni, rispondono al pentastellato Liberati precisando la loro posizione sul discorso sicurezza.

“Le Organizzazioni Sindacali, avendo ben chiaro il proprio ruolo e quello della RSU e degli RLS, intendono proseguire nella propria iniziativa, mai venuta meno, in materia di sicurezza sul lavoro ed in difesa della salute dei lavoratori e dell’ambiente nel quale essi operano”. I sindacati di fronte alla richiesta del consigliere regionale ricordano “che non spetta a noi il ruolo di ispezione e verifica, in quanto è di competenza degli organi preposti a svolgere questa funzione” e  che è “in essere il “Protocollo sulla Sicurezza” voluto dalle Organizzazioni Sindacali che ha istituito il “N.O.I.” (Nucleo Operativo Integrato) che oltre alle funzioni di tutela dei lavoratori, che devono esercitare gli RLS, ha anche un ruolo di verifica, ispezione e controllo, che deve essere esercitato dagli enti firmatari del protocollo che ne fanno parte”.

Dunque una lettera non gradita quella di Liberati tanto da definirla fuori luogo e strumentale “in quanto le “Istituzioni Pubbliche” hanno piena facoltà e diritto di chiedere, tramite segnalazione o denuncia, alle strutture preposte, la verifica di quanto richiesto nella lettera a noi inviata”

“Come Organizzazioni Sindacali – continuano – ribadiamo che le Istituzioni Pubbliche che le Istituzioni Pubbliche dovrebbero loro stesse svolgere un ruolo di controllo e verifica, a tutela dei lavoratori e dei cittadini, invece di scaricare su altri inefficienze e/o incapacità nello svolgere il proprio ruolo e la propria funzione”.

A fronte di ispezioni, verifiche e di eventuali anomalie segnalate dagli organi competenti le Organizzazioni Sindacali saranno pronte ad intervenire per risolvere il problema emerso “nel rispetto delle normative vigenti e con l’obiettivo di tutelare ambiente, salute e sicurezza di tutti i lavoratori”.

E, in conclusione, le segreterie Provinciali del metalmeccanici si dichiarano disponibili “a  chiarire con le istituzioni tutte, nel rispetto dei ruoli, delle funzioni e delle responsabilità, eventuali inesattezze emerse in questi giorni e a dare le delucidazioni necessarie, con serietà e concretezza, come è nostro costume”.

Foto (archivio) TerniLife ©

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