(ale.pas.) Aprire i cancelli dell’azienda non per vendere ma per donare, non è cosa di tutti i giorni. Lo hanno fatto due fratelli ternani, Elisabetta e Leonardo Matteucci, giovani imprenditori della A.R. Tartufi nella zona industriale di Maratta, che in pochi anni hanno conquistato il mercato dell’oro nero grazie a prodotti di qualità e alle loro idee sempre al passo con i tempi. Dopo l’ultima trovata del tartufo da taschino, l’idea che parte da oggi porta il sapore della solidarietà. Qui il business non c’entra davvero. Elisabetta e Leonardo Matteucci, hanno realizzato un kit per l’emergenza Coronavirus dove stanno mettendo oltre a pane e pasta alimentare anche i nuovi sughi prodotti proprio per questa occasione. Rossi al pomodoro, ai funghi e salse al tartufo che non verranno mai messe in commercio, bensì destinate a parrocchie e Caritas diocesana per chi ha bisogno.
“La nostra produzione è ferma da settimane per le motivazioni che tutti conosciamo – ci dicono – Lavoriamo molto anche con l’estero e la Cina è uno dei primi importatori dei nostri prodotti. Ora che è tutto bloccato, abbiamo pensato a chi davvero in questi giorni non ce la fa. I nostri frigoriferi sono pieni di tutto ed ai nostri figli non manca nulla, eppure c’è gente che in questo momento non sa come poter mangiare”.
Non ci hanno pensato due volte i fratelli Matteucci che, con l’aiuto di alcune collaboratrici, riescono ad aprire l’azienda a singhiozzo, giusto il tempo di preparare e confezionare i sughi da condimento per l’emergenza. Vasetti pronti da utilizzare che accompagnano con una scorta di pasta e di pane fresco. Un impegno che da oggi frutta almeno un pasto a famiglia a settimana per almeno 300 pasti nel solo mese di aprile ma c’è già chi è pronto a giurare che la produzione possa aumentare. Solidali, si può.
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