La FIOM-CGIL di Terni, fermo restando la straordinarietà del momento e le giuste restrizioni adottate dal Governo, esprime preoccupazioni per il decreto entrato in vigore questa mattina: se la misura più significativa per contrastare il contagio è la distanza superiore al metro, questo non può essere derogato per i lavoratori e le lavoratrici che non producono beni essenziali o servizi per garantire il sostentamento e la salute pubblica.
Anche per queste ragioni, nostro malgrado, prima che uscisse il decreto, abbiamo denunciato le inadempienze di Acciai Speciali Terni che hanno portato ad uno sciopero di 48 ore in tutto il sito.
La FIOM-CGIL di Terni è impegnata con tutte le sue strutture a verificare che in tutti i luoghi di lavoro metalmeccanici si garantisca la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, se questo non dovesse succedere, provvederemmo alla tutela dei lavoratori utilizzando le stesse modalità in essere nel sito di viale Brin. Sarebbe utile, favorire il lavoro da casa e lo smart working e dove non possibile fermare le produzioni non essenziali in questi 15 giorni di emergenza con l’utilizzo anche della cassa integrazione o fondo di integrazione salariale. Abbiamo la necessità di dare risposte anche allo stress psico-fisico che i lavoratori stanno vivendo in questa straordinaria emergenza. La salute vale molto di più dei profitti.
Per questi motivi la FIOM-CGIL di Terni valuterà nelle prossime ore iniziative di mobilitazione generale per la categoria, come già espresso dalla segreteria della FIOM Nazionale: “Tutelare la salute dei metalmeccanici serve a garantire quella di tutti i cittadini italiani”.
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