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TERNI NON SARÀ CAPITALE DELLA CULTURA, ARMILLERI: “IL PERCORSO SMENTISCE GLI SCETTICI”

Alla conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Spada si è parlato del risultato finale del riconoscimento del ministero dei Beni Culturali. Alle tante parole che hanno messo in discussione il progetto legato alla candidatura di Terni a Capitale della cultura risponde  l’assessore alla cultura Armilleri che pur prendendo atto del risultato finale ricorda l’importanza del percorso e il conseguente processo di sviluppo urbano.  

“Prendiamo atto – dichiara Armilleri – del risultato finale che ha visto prevalere Pistoia, ma comunque tutto il percorso che ha portato alla candidatura di Terni a Capitale italiana della cultura, all’ingresso nella cerchia ristretta delle città finaliste, è stato positivo, ha visto progettualità, partecipazione, interesse, il messaggio che Terni è una realtà culturalmente viva, con un associazionismo molto attivo, con iniziative che spaziano in tutte le arti, è arrivato in maniera netta, anche alle orecchie degli eterni scettici, quelli che dicono che a Terni non si può fare nulla e che Terni non può impegnarsi in progetti del genere”.

“Il non aver raggiunto l’obiettivo dichiarato – ha proseguito Armillei – non è certo motivo di felicitazione, ma è motivo di orgoglio il lavoro a monte, quello della costruzione della candidatura, del progetto, un lavoro che ha visto protagonista l’Amministrazione Comunale ma anche la città. La partecipazione c’è stata, il metodo di lavoro della condivisione, del coinvolgimento, della sinergia tra la parte pubblica e quella privata è sicuramente valido. In questi mesi di lavoro comune è emerso anche su questo versante che la città ha più capacità, progettualità, capacità operative, di quello che il partito degli scettici sostiene.  La candidatura ha contributo al processo di sviluppo urbano, al di là delle dinamiche interne che invece vogliono Terni avvitata in polemiche e in rivalse che non aiutano certo a proiettarsi all’esterno. Resta una esperienza importante, che sicuramente va corretta in alcuni aspetti, ma non va assolutamente buttata via, la progettualità messa in campo, le risorse umane attivate, sono un patrimonio sul quale continuare a lavorare, in vista di ulteriori possibilità così come di concretizzazioni anche attraverso altri percorsi”.   

Foto (archivio) TerniLife ©

 
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