La nuova Giunta Regionale taglia 1.750.000 km nel servizio extraurbano su gomma che corrispondono 3,5 milioni di euro con inevitabili conseguenze sulla quantità e la qualità del servizio. “É del tutto evidente che tali tagli non solo saranno a carico dei lavoratori di Busitalia, ma anche a carico dei cittadini, soprattutto delle persone anziane e di coloro che per ovvi motivi sono costretti ad usare i mezzi pubblici come unico mezzo di trasporto in particolare nelle zone periferiche delle città”, denuncia in una nota Franco Todaro, presidente di Federconsumatori Terni.
Todaro osserva che “probabilmente anche i sindaci saranno costretti a tagliare le linee urbane, oppure, come si vocifera, aumentare il costo del biglietto. A fronte di ciò – aggiunge – ci chiediamo per quale motivo, ad oggi, la Regione debba spendere svariati milioni di euro per la fermata del Freccia Rossa a Perugia e per il Minimetrò, che vanno ad aggravare la già difficile situazione economica”.
Federconsumatori Terni parla di una situazione “catastrofica” in particolare per i pendolari. “Scontiamo anni di inefficienze e ritardi nell’ammodernamento delle linee ferroviarie, che penalizzano in particolare i pendolari che per esigenze lavorative devono recarsi ogni giorno fuori dalla regione – continua Todaro – Non solo per i costi che devono sostenere, ma anche e soprattutto per i continui guasti, dovuti a linee ormai fortemente obsolete, e conseguentemente per i disservizi che provocano ritardi, a volte anche piuttosto pesanti, negli orari dei treni stessi”.
Federconsumatori ricorda di aver più volte sollecitato sia la Regione Umbria che Trenitalia per la risoluzione di tali problematiche, ma le risposte tardano a venire o addirittura non arrivano. “Lo scorso mese di gennaio abbiamo chiesto ed ottenuto, insieme alle altre associazioni e al Cordinamento pendolari umbri, un incontro con l’attuale assessore ai trasporti della Regione. In quella occasione non solo si è discusso del rinnovo dell’accordo per la Carta Tuttotreno ma anche delle varie criticità dovute ai disservizi del trasporto ferroviario. Ad oggi – conclude Todaro – nonostante l’impegno dell’assessore ad una nuova convocazione nel giro di pochi giorni, unitamente ai responsabili di Trenitalia, non abbiamo ricevuto risposta alla nostra richiesta”.
“Noi pensiamo che i trasporti siano un problema sociale e che proprio per questo debba essere affrontato con la dovuta attenzione da parte di tutti”.
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