Continua la rubrica settimanale di TerniLife. Si chiama “Paese che vai”. È a cura di Ilaria Alleva e punta a far conoscere, ai ternani e non, i nostri comuni. Bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. TerniLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected].
(di Ilaria Alleva) Puntata odierna dedicata a Calvi dell’Umbria: scopriamola insieme.
DOVE SI TROVA – Calvi dell’Umbria, con i suoi 1830 abitanti, si erge nel sud della regione a 410 m s.l.m., su uno sperone di roccia calcarea che emerge dai boschi ai piedi del monte San Pancrazio, dove domina un paesaggio di collinare che arriva fino alla Valle del Tevere. Lo presenta così Lidia Mercuri, presidente della Proloco: “Calvi dell’Umbria può essere considerata la porta meridionale dell’Umbria che vi accoglierà in un paesaggio mozzafiato, da scoprire attraversando i vicoli del borgo magari dopo una sosta in uno dei locali dove gustare appieno della gastronomia locale” e consiglia di “scoprirla il secondo sabato di agosto quando, sceso il tramonto, il centro storico si trasformerà in un labirinto per farvi gustare le tante esibizione di artisti di ogni genere nelle varie piazzette e rifocillare con i piatti della tradizione”.
QUANDO NASCE – L’area circostante era già abitata nell’età del Bronzo e, sulla cima del monte San Pancrazio, conserva i resti di un centro di culto del VI sec. Tuttavia, il borgo ha origini romane. Calvi dell’Umbria, anticamente detta Carbium, nell’XI sec. divenne proprietà dell’Abbazia di Farfa e fu dominio ininterrotto della famiglia Orsini (che facevano le veci del papa) fino al 1572. I successivi padroni furono gli Anguillara. Seguirono numerose e cruente lotte di potere con Poggio per questioni di confine, tanto che papa Callisto III dovette nominare un suo commissario. Nel 1798 il paese subì le scorrerie dei francesi. Il passaggio dalla giurisdizione della Sabina a quella della Diocesi di Narni avvenne sotto Leone XII e fino al 1860 fu un libero comune dello Stato della Chiesa.
COSA VEDERE – Calvi ha conservato il suo assetto medievale, e si snoda attraverso vicoli tipici e archi a volte. Arrivando alla piazza principale, ci si trova di fronte a numerosi edifici di interesse religioso, a partire dalla Chiesa di Santa Brigida. Davanti a questa c’è il Museo Monumentale delle Orsoline (che raccoglie la collezione delle opere più importanti di Calvi) e l’annessa Chiesa di Sant’Antonio in cui si trova un pregevole presepe di terracotta policroma con ben 30 figure, del XVI sec. Di notevole interesse storico e artistico sono la Chiesa della SS. Trinità, a pianta ottagonale e risalente alla prima metà del ‘400, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, al cui interno sono ammirabili dei dipinti. Nelle immediate vicinanze del centro abitato si trovano la Chiesa ed i resti del Convento voluti da San Francesco nei primi decenni del XIII secolo, dedicati a San Berardo (primo missionario francescano in terra saracena). Calvi è anche detto “il paese dei presepi”: questo particolare titolo è dovuto ai muri delle antiche case, abbelliti da murales raffiguranti la Natività, opera di famosi pittori italiani e stranieri che, dal 1982, arrivano a Calvi ogni anno per affrescare le pareti della cittadina in una galleria di dipinti murali a cielo aperto.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI – La festa di San Pancrazio si svolge a maggio e se prima si festeggiava solo per qualche giorno, oggi l’intero mese è ricco di eventi! Taverne aperte e centinaia di figuranti in costume d’epoca medievale riportano il borgo indietro di secoli. Il Santo è rappresentato da quattro “signorini” a cavallo, uno per contrada, e il corteo visita i cittadini seduti alle tipiche “tavolate” imbandite dai reggenti. A metà luglio c’è la Sagra della Pasta e per San Lorenzo c’è “La notte del Labirinto” con un percorso a tema e varie esibizioni degli artisti di strada. Alla fine di agosto invece c’è l’“OktoberFest” di Calvi: una festa della birra con piatti tipici. Chiude l’estate la mostra dell’artigianato, “Tra Pomi e Fiori”. Ad ottobre c’è la Sagra del Cinghiale, ma bisogna aspettare dicembre per altri appuntamenti, tra cui spicca quello con il famoso presepe vivente. Dopotutto, nel paese dei presepi, questo evento non poteva proprio mancare!
Foto: TerniLife ©