Apprendiamo dalla stampa dell’interrogazione da parte delle opposizioni nel Comune di Terni in riferimento alla mancata attivazione di servizi e progetti per le persone con disabilità, le cui risorse destinate – ricordiamo – sono state recuperate a seguito di una riorganizzazione del servizio trasporti disabili, che oggettivamente funzionava e dava lavoro a personale formato e con esperienza.
Fin dalla prima delibera di giunta come organizzazioni sindacali abbiamo contestato sia l’impostazione dell’assegnazione di voucher individuali, che il taglio drastico nei confronti di un servizio così delicato.
Taglio che ha prodotto disservizi e perdita di posti di lavoro, problemi ancora ad oggi non risolti.
Nei diversi incontri intercorsi tra le organizzazioni sindacali e l’assessore Cecconi abbiamo avanzato diverse proposte: il reintegro del servizio di trasporto per le persone con disabilità over 65 e l’avvio di un confronto con la Usl Umbria 2 per l’apertura del centro a loro destinato; la revisione delle tariffe al fine di garantite parità di trattamento rispetto al rapporto utente/ km nello spostamento tra casa e centri di appartenenza; la possibilità di aumentare le tariffe al fine di garantire una congruità economica salariale.
Ma i tagli, leggendo l’ultima delibera approvata a dicembre, non sono ancora terminati. Infatti, rispetto all’all’anno precedente in cui venivano stanziati circa 75mila euro per semestre, la nuova delibera prevede 56mila euro circa fino a giugno 2020. A Che cosa verranno destinati questi risparmi? Saranno attivati nuovi servizi come promesso in precedenza, oppure si continuerà a risparmiare sulla pelle dei lavoratori e sulla pelle delle fasce più deboli della popolazione?
Foto: TerniLife ©