Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) annuncia la presentazione di una interrogazione con cui chiede alla Giunta di Palazzo Donini di fornire un report sull’attuazione dell’ordine del giorno approvato dall’Assemblea legislativa nel 2016 e sul censimento dettagliato dei siti in cui sono presenti manufatti in cemento-amianto.
“La Giunta regionale chiarisca quale è lo stato di attuazione dell’ordine del giorno approvato dall’Assemblea legislativa dell’Umbria nel maggio 2016, spieghi se è stata effettuata la mappatura dei siti in cui è sono presenti manufatti di cemento – amianto e quali iniziative sono state intraprese per la piena attuazione degli impegni contenuti nel documento”. Lo chiede, con una interrogazione di cui annuncia la presentazione, il capogruppo M5S a Palazzo Cesaroni, Thomas De luca.
Nell’atto ispettivo, il consigliere di opposizione evidenzia che “l’Umbria continua a pagare un tributo di vite pesantissimo legato agli effetti dell’amianto sulla salute umana. Nel 2019 sono state 120 le vittime di questo killer silenzioso chiamato amianto e 220 persone soffrono di patologie ‘asbesto correlate’. Nonostante che il picco di patologie determinate dall’esposizione a tale materiale avverrà tra il 2025 ed il 2030, oggi questo importantissimo atto pare ancora disatteso. Grazie al lavoro del M5S – ricorda De Luca – il 3 maggio 2016 l’Assemblea legislativa ha approvato una deliberazione con cui impegnava la Regione ad intraprendere varie azioni volte all’eliminazione dei rischi derivanti dalla esposizione a siti e manufatti contenenti amianto nell’ambito di misure per la salvaguardia della salute dei cittadini. Tra le misure, l’istituzione di un censimento dettagliato dei siti in cui vi sia la presenza di manufatti in cemento-amianto, la stipula di accordi con le aziende locali autorizzate al fine di permettere lo smaltimento o bonifica a prezzi concordati anche in caso di modeste quantità, l’istituzione di idonei programmi di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti e non da ultimo l’istituzione di un Fondo regionale in favore delle vittime dell’amianto”.
De Luca sottolinea che “durante una iniziativa di Cgil, Cisl e Uil del giugno 2018, svoltasi alla Scuola edile di Perugia, è stato evidenziato che l’Umbria, dopo aver avviato un percorso positivo e un primo monitoraggio, non ha messo in campo un intervento realmente efficace. In quella occasione – conclude – venne evidenziata la necessità di completare un censimento esaustivo della presenza di amianto in Umbria, sfatando come prima cosa la falsa convinzione che questo non sia un problema che riguarda anche il ‘cuore verde’ mentre invece ‘spesso ci accorgiamo della presenza di eternit anche in aziende dove non ne è mai stata denunciata la presenza’”.
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