Torna protagonista la tradizione a tavola per le feste di fine anno che, come ogni anno, ha la meglio sulle mode esotiche in cucina. A vincere, come sempre, sono pranzi e cene casalinghi con prodotti legati al territorio per una spesa complessiva di 4,8 miliardi di euro tra Natale e Capodanno. Sono le stime di Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui oltre due italiani su tre trascorreranno le festività tra le mura domestiche con parenti e amici, preferendo piatti locali nel 75% dei casi. Se le classiche tavolate natalizie assorbiranno fino a 2,8 miliardi, in media 140 euro a famiglia, quasi 2 miliardi è il budget alimentare previsto per allestire il cenone di Capodanno e il pranzo del primo gennaio nelle case.
Il 25% degli italiani, invece, sceglierà ristoranti, trattorie o agriturismO per attendere l’arrivo del 2020. Nei menu, segnala Cia, vincono le ricette tradizionali e regionali e quindi ragù, bollito, tortellini in brodo, verdure pastellate, abbacchio, cotechino e lenticchie, pandoro e panettone. Per il cenone della Vigilia le famiglie compreranno per lo più pesce per 500 milioni di euro, tra alici, baccalà, orate, spigole, trote e capitone. Anche in queste feste, poi, spumante e prosecco trionferanno sullo champagne, con il 90% dei brindisi tricolori e oltre 70 milioni di tappi pronti a saltare da qui all’anno nuovo.
Menu locali e legati al territorio vinceranno anche negli agriturismi, dove le tradizioni della cucina contadina vengono valorizzate dagli Agrichef Cia. Secondo l’associazione agrituristica Turismo Verde, queste lunghe festività premieranno la vacanza in campagna (+6%), soprattutto sul fronte della ristorazione. Merito anche dei prezzi competitivi, con la possibilità di pacchetti e offerte last minute.
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