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‘Paese che vai’: su il sipario per Castel Giorgio. Quanti eventi a dicembre…

Continua la rubrica settimanale di TerniLife. Si chiama “Paese che vai”. È a cura di Ilaria Alleva e punta a far conoscere, ai ternani e non, i nostri comuni. Bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. TerniLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected].

(di Ilaria Alleva) Poco più di 2000 abitanti e una ricchezza di bellezza ed eventi: scopriamo Castel Giorgio.

DOVE SI TROVA – Situato sull’Altopiano dell’Alfina a 559 m s.l.m. Castel Giorgio dista da Terni circa 90 km. Il comune non solo è vicino al lago di Bolsena e confina con Lazio e Toscana, ma al suo interno c’è anche il Poggio del Torrone, la vetta più alta dei Monti Volsini. Inoltre, Castel Giorgio fa parte della Comunità Montana Orvietano Narnese Amerino Tuderte. Ospita 2 101 abitanti.

QUANDO NASCE – Contrariamente alla maggior parte dei comuni analizzati in questa rubrica, Castel Giorgio nasce come centro fortificato solo nel 1477 dal vescovo di Orvieto Giorgio della Rovere (cui deve il nome), nonostante siano stati rinvenuti segni di insediamenti etruschi e romani, e alcune abitazioni fossero presenti fin dal 1100. Il vescovo portò degli agricoltori da Parma nel sito ormai disabitato e fece edificare un castello. Tale fortificazione fu la causa delle molte guerre tra i Della Rovere e i signori di Porano e Castel Rubello, i Valenti: i Della Rovere durante tutto il ‘500 intrapresero battaglie con i paesi limitrofi per espandere i propri possedimenti. Il castello, cuore pulsante del borgo, venne distrutto sia da questi scontri che dal forte terremoto del 1504, e fatto ricostruire dal cardinale Giacomo Sannesio nel 1620, anno in cui fu adibito a residenza estiva del vescovo e dei prelati orvietani. Sebbene nel 1581 la città avesse ottenuto un proprio Statuto, rimase sotto la giurisdizione dei vescovi orvietani fino al Regno d’Italia. Fu il luogo dove si tentò di sancire la pace per il Ducato di Castro nel 1642, ma nel 1695, nonostante le ristrutturazioni del 1620, il comune fu devastato da un nuovo terremoto. Dopo la Repubblica Romana e con la conquista napoleonica, per un breve periodo il comune fu inserito nella giurisdizione della Delegazione di Viterbo, e soltanto l’11 settembre 1860 fu liberato dal dominio della Chiesa. Con l’edificazione dell’attuale palazzo comunale nel 1876 il borgo, che prima constava della Chiesa Parrocchiale, del Palazzo Vescovile e di poche case nei dintorni, comincia ad assumere la fisionomia topografica che ha oggi. Nel 1970 il sindaco Giuseppe Calistri ha voluto lo stadio Vince Lombardi, il primo impianto in tutta Europa per il football americano.

COSA VEDERE – La principale attrazione del borgo è il nucleo da cui è nato, ovvero il castello: rinominato Palazzo Sannesio dopo la ristrutturazione del cardinale, oggi è sede della biblioteca comunale, dopo essere stato per un periodo una scuola media. Al centro del paese, invece, c’è la Chiesa di San Pancrazio Martire, Chiesa Parrocchiale del 1600, dedicata al patrono del posto. Al suo interno si possono trovare affreschi recenti e un altare in granito originario di Orvieto, ma è un edificio piuttosto spartano. In realtà, Castel Giorgio ha come patrono anche San Giorgio, e in occasione della festa di paese del 1912, fu inaugurata la fontana della Piazza del Comune, progettata dall’ingegner Raniero Mengarelli con il sistema “a colpo d’ariete” che spingeva l’acqua in alto. Oggi la fontana è uno degli emblemi di Castel Giorgio. Nei dintorni il castello di Montalfina è degno di nota: costruito dal re longobardo Desiderio, non solo conserva l’aspetto antico, ma al suo interno si trovano anche una raccolta di armi e monete antiche e vari reperti archeologici. Ma essendo immerso tra le montagne, il comune offre anche molti spettacoli naturali, tra cui i sopracitati lago di Bolsena e Poggio del Torrone.

GLI APPUNTAMENTI PRINCIPALI – Durante il mese di dicembre, Castel Giorgio si anima: una pioggia di eventi dall’Archeo Alfina Days (organizzato dal Gruppo Archeologico dell’Alfina) sulle antichi origini etrusche alla consegna dei regali della Befana (il 6 gennaio), passando per letture teatrali, concerti, tombolate, mostre di presepi e incontri con Babbo Natale. Per il Carnevale, a febbraio, c’è la serata danzante seguita dai carri. Il 22 aprile invece iniziano i festeggiamenti per il patrono San Giorgio (che ricorre il giorno seguente) con il “Focarone”: un grande falò in ricordo di quelli accesi anticamente per propiziare la buona stagione. Il giorno successivo, dopo la processione, si dà il via a una giornata goliardica con danze e giochi a premi. Il mese di maggio invece festeggia l’altro patrono, San Pancrazio: la festa dura circa 5 giorni e l’evento topico è quello che segue il corteo storico, ovvero “L’Arzata del Maggio”. L’11 maggio ogni anno si alza un albero alto 20 m ripulito dalla corteccia e viene fissato a mano dopo una sfilata per il paese. Una volta fissato, il giorno dopo ci si arrampica per impossessarsi dei doni in cima (una tradizione che richiama quella dell’albero della cuccagna e dei culti arborei). Ad agosto c’è il “Castel Giorgio Summer Fest”, un festival gastronomico accompagnato da vari concerti, mentre a settembre una festa in onore della Madonna Addolorata che è molto sentita. A novembre c’è il Novembeer, festival della birra artigianale accompagnato da sfilata di moda e tributo al rock italiano.

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