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Narni: Comune, Università e Azienda Beata Lucia presentano studio su esigenze giovani

I bisogni delle nuove generazioni saranno al centro del convegno in programma domani a Narni dal titolo “Cosa conta per me: in ascolto delle nuove generazioni. Dalla ricerca sociale alla co-progettazione delle attività per adolescenti” a cui parteciperanno studiosi, istituzioni locali, dirigenti scolastiche e studenti delle scuole superiori di Narni e Amelia.

L’iniziativa di studio è promossa dal Comune di Narni, assessorato alle politiche sociali e dall’Istituto per i servizi alla persona Beata Lucia, in collaborazione con il corso di Scienze per l’investigazione e la sicurezza dell’Università di Perugia, sede di Narni.

Durante il convegno saranno presentati i risultati della ricerca sociale, commissionata dai dodici Comuni della Zona Sociale n.11 e realizzata, nella primavera scorsa, nel territorio narnese-amerino su un campione di circa 500 studenti di età compresa tra i 12 e 18 anni. “E’ la prima volta che nel nostro territorio si realizza una lavoro così approfondito per riuscire a conoscere i bisogni delle nuove generazioni”, dichiara l’assessore comunale alle politiche sociali, Silvia Tiberti che aggiunge: “Questo è frutto di una scelta politica ben precisa che è partita dall’analisi dei bisogni per poter rispondere alle loro esigenze, progettando insieme spazi ed idee che siano frutto di un loro protagonismo.

Da oltre due anni – riferisce sempre la Tiberti – il Comune di Narni, l’Azienda pubblica Beata Lucia e le cooperative sociali operanti sul territorio hanno dato continuità ai lavori del tavolo di co-progettazione della Zona Sociale n.11 teso ad attivare futuri interventi e servizi extra-scolastici per gli adolescenti solo dopo averne ascoltati i bisogni, attraverso un pensiero unico di progettazione da realizzare con e per i ragazzi.

Da aprile scorso – sottolinea poi l’assessore – proprio sull’onda emotiva innescata dalla volontà di rendere percorribile agli adolescenti la strada di prendere parte ad un processo di cooperazione con le Istituzioni, atto a realizzare servizi, interventi e progetti per i ragazzi, principali conoscitori delle proprie necessità ed esigenze, sono nati due gruppi informali di giovani che si ritrovano costantemente a Narni scalo e ad Amelia per sperimentare quel sano protagonismo giovanile e quella partecipazione attiva alla vita sociale che possono contribuire al benessere delle nuove generazioni”.

Il programma – Al mattino, dalle 9.00 alle 13.00, all’aula Cinema “Mario Monicelli” del corso di Studio in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università di Perugia, dopo i saluti istituzionali, inizieranno i lavori coordinati da Silvia Fornari, docente di sociologia dell’Ateneo di Perugia, che presenterà i risultati dell’indagine.

Al convegno di venerdì 29 verranno presentate anche due esperienze di co-progettazione con gli adolescenti in Italia: una fatta nel Comune di Sala Bolognese (BO) e l’altra ad Arezzo; l’obiettivo è infatti anche quello di conoscere esperienze analoghe e di metterci in rete con esse, evitando di essere autoreferenziali.

La conclusione della mattinata, prevedendo gli interventi delle dirigenti scolastiche della zona sociale 11 e quelli dei ragazzi/e dei Gruppi informali di Narni e Amelia, bene testimonia la volontà di proseguire nel dialogo intergenerazionale che ha intrapreso la Zona Sociale narnese-amerino.

Al pomeriggio, dalle ore 14.15, i lavori riprenderanno all’Auditorium di San Domenico, coordinati dalla prof.ssa Sabina Curti, docente dell’Ateneo di Perugia, che darà poi avvio ai quattro Work Shop con i ragazzi delle scuole superiori, che si svolgeranno anche presso le aule della “Casa del Popolo”. I temi dei quattro gruppi di lavoro sono stati scelti dopo aver ascoltato, ad inizio novembre, le preziose indicazioni di oltre 600 adolescenti delle scuole superiori di Narni e Amelia.

Nel primo workshop si parlerà di mobilità e trasporti pubblici: “la necessità di un cambiamento per evitare l’isolamento”. Nel secondo sarà trattato il tema della partecipazione sociale: luoghi d’aggregazione “neutra” e forme di aggregazione ludico-sportiva da co-progettare.

Nel terzo saranno trattate le relazioni (familiari, amicali, ecc.): “il rapporto tra i giovani e gli adulti di riferimento”. Il quarto ed ultimo gruppo di lavoro tratterà il tema delle tecnologie e dei social: “istruzioni d’uso, utilizzarli per non esserne utilizzati”. In ciascun workshop è prevista la prese.

Foto: PTN ©

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