“Ilaria Alpi ha commesso degli errori, ed è stata imprudente”.
A venticinque anni dall’omicidio della giornalista Rai in Somalia, Pino Scaccia ha ricordato la collega nel corso di un intervento telefonico a Popoli e Religioni – Terni Film Festival.
La mattinata di venerdì 15 novembre si è aperta al Cenacolo San Marco con una conferenza su Luigi Barzini e il ruolo dell’inviato che ha visto come relatori il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria Roberto Conticelli e la giornalista de “La Nazione” Erika Pontini.
Nel corso della lezione è intervenuto telefonicamente Pino Scaccia, tra i più importanti inviati della Rai degli ultimi trent’anni. Rispondendo ad una sollecitazione di Tiziana Laudadio, Scaccia ha ricordato la collega del Tg3 uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin: “In quel periodo la Rai aveva fatto pesanti tagli sulle spese per la sicurezza degli inviati nelle zone di guerra, e questo aveva di fatto impedito a molti giornalisti di fare il loro lavoro. Ilaria, che era una giornalista praticante, decise di andare in Somalia in condizioni pericolosissime: considerate che io lavoravo con una scorta di venti persone e lei e Miran avevano un solo uomo”.
Sabato 16 novembre il festival si prepara al gran finale con una giornata intensa che si apre con un focus sulla sindrome di down: dopo l’anteprima con il documentario in concorso di Paolo Ruffini Up & Down alle 16 sarà la volta dei corti Aggrappati a me di Luca Arcidiacono e il russo My name is Petya presentato dalla regista Daria Binevskaya.
Alle 17 l’obiettivo si sposta sulla robotica e l’intelligenza artificiale con la proiezione del corto La macchina umana di Adelmo Togliani con Valentina Corti e Cristina Puccinelli e la partecipazione di monsignor Riccardo Mensuali della Pontificia Accademia per la vita, che parlerà del lavoro svolto dal Vaticano sull’argomento per volontà di papa Francesco e interagirà con un robot sul palco del Politeama.
La serata vedrà invece la partecipazione di Elena Bouryka, attrice, modella e storica spalla di Lillo & Greg, per la prima volta in veste di regista con il corto Walter Treppiedi, graffiante satira sul mondo dello spettacolo con riferimenti al caso me too.
Ma i veri protagonisti della serata saranno gli zombi, gli immigrati e gli attivisti di estrema destra del film Go Home – a casa loro di Luna Gualano.
L’opera seconda della regista foggiana (autrice di videoclip per Britti, Caparezza, Piotta e Negrita) – che interverrà sul palco del Politeama con lo sceneggiatore Emiliano Rubbi – racconta infatti la storia di un estremista che mentre cerca di sgomberare uno stabile occupato da immigrati, si trova nel mezzo di un’invasione di zombi.
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