Si è chiuso il Festival della Sociologia, la prima manifestazione in Italia dedicato alla ‘regina’ delle scienze, la disciplina che studia i fenomeni della società umana. La cerimonia di chiusura è stata anche l’occasione di dare appuntamento al Festival della Sociologia 2020 che si svolgerà sempre a Narni (Terni) il 9 e 10 ottobre.
“Il successo di questa edizione è andato oltre le nostre aspettative”, ha dichiarato Maria Caterina Federici, coordinatrice del Festival della Sociologia, durante l’evento di chiusura della manifestazione. Durante la due giorni del festival Narni si è trasformata in capitale della sociologia raccogliendo docenti, esperti, studenti ma anche curiosi di ogni età divenendo un “luogo che fa legame”, stimolando il dialogo su molti temi critici per la nostra società e per analizzare quello che potrebbe riservarci il futuro. “Il Festival della Sociologia – ha proseguito Federici – ha anche dimostrato che la cultura è motore di sviluppo, la nascita prima della sede universitaria e poi del festival ha fatto si che si mettesse in piedi all’interno della comunità narnense una filiera di produzione economica e culturale”.
“Narni – ha precisato Mario Morcellini, commissario dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni Agcom – cambia, nei giorni del festival il clima sociale e culturale che caratterizza la città. Credo che chi si avvantaggi di più da questa invenzione comunicativa sia proprio Narni. Nel corso degli anni il Festival della Sociologia ha sperimentato varie soluzioni, e cresce ogni anno fino a implementare la propria identità, anche perché inizia a essere chiaro il modello culturale di questo Festival dove grande spazio viene offerto anche ai contributi degli studiosi più giovani”.
Oltre 50 gli eventi che si sono svolti distribuiti tra le varie location dello splendido borgo medievale di Narni, con lectio tenute da alcuni dei massimi sociologi italiani, come Alessandro Cavalli, Mauro Magatti, Dario Antiseri, Adriano Soi e Derrick De Kerckhove, i panel come quelli dedicati al rapporto tra i media e il terrorismo, alla rivoluzione del digitale nelle scuole o il convegno della sezione Processi Culturali dell’Associazione Italiana di Sociologia, o gli incontri con personalità di varia estrazione come quello quello con il sindacalista Aboubakar Soumahoro.
L’edizione di quest’anno, il cui tema è stato ‘Senso e direzione di senso’ era stata dedicata alla memoria di Luciano Gallino, uno dei padri della sociologia italiana. Tra gli eventi di maggior successo di pubblico sicuramente l’appuntamento con la giornalista Federica Angeli che ha raccontato alle centinaia di persone che hanno affollato gli splendidi spazi dell’Auditorium San Domenico, la sua lunga lotta per legalità. “Con la testimonianza della Angeli – ha commentato Morcellini – abbiamo vissuto un momento di altissima educazione alla cittadinanza, con un’ospite che ha onorato la capacità di inchiesta del giornalismo italiano”.
“Grazie al Festival della Sociologia – aveva spiegato Francesco De Rebotti, sindaco di Narni, in occasione della cerimonia di apertura e ribadendolo anche in chiusura – Narni sta assumendo un po’ il ruolo che Mantova ha assunto per la Letteratura o Modena per la Filosofia, un obiettivo ambizioso ma coerente con lo sforzo che stiamo producendo ovvero ospitare un evento che sia da un lato didattico e dall’altro di grande valore divulgativo”.
Foto: TerniLife ©