Il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni del 2019 partito martedì 1° ottobre. A Terni è coordinato dall’ufficio Statistica del Comune e prevede l’utilizzo di 26 rilevatori che, muniti di tablet, si occuperanno di alcune zone del territorio comunale per censire edifici, abitazioni e famiglie.
Questo censimento sarà interamente informatizzato e non saranno utilizzati come in passato modelli cartacei. I rilevatori saranno identificabili dal cartellino di riconoscimento.
Le famiglie coinvolte saranno tenute – è un obbligo di legge – a rispondere al questionario.
In una seconda fase, tra ottobre e dicembre, oltre 3.700 famiglie ternane estratte dall’anagrafe comunale, riceveranno una lettera direttamente dall’Istat nella quale sarà chiesto loro di collaborare riempendo un questionario registrandosi autonomamente sul sito Istat, predisposto a livello nazionale, o attendendo di essere contattati da uno dei rilevatori comunali per effettuare l’intervista a casa, telefonicamente o negli uffici del comune.
Nell’edizione 2018 del censimento le famiglie ternane hanno risposto positivamente all’obbligo censuario. Nella rilevazione che prevedeva soltanto la risposta diretta al rilevatore, si sono censite 1.066 famiglie il 93% di quelle previste. Nella rilevazione da lista, ovvero quella che prevedeva anche la risposta diretta on line, le famiglie rispondenti sono state 3.169 l’86% di quelle chiamate a farlo. Molto alta, rispetto alla media nazionale la percentuale di famiglie che ha risposto al questionario autonomamente collegandosi al portale dell’Istat. Hanno optato per questa possibilità 1.250 famiglie ternane mentre le altre hanno preferito rispondere alle domande poste dal rilevatore o presso la loro abitazione o al Centro Comunale.
L’ultimo censimento decennale della Popolazione, risale al 2011 e quello precedente al 2001, nel rispetto della cadenza decennale che ha caratterizzato i Censimenti fin dall’Unità d’Italia. I veloci cambiamenti e le dinamiche che caratterizzano la nostra epoca, hanno però reso necessario rivedere la strategia censuaria per poter garantire un flusso continuo di dati. Si è chiusa infatti una lunga fase della storia della statistica pubblica per lasciare spazio ai nuovi censimenti permanenti annuali
i censimenti permanenti non coinvolgono tutti i cittadini, ma di volta in volta una parte di essi, ovvero dei campioni rappresentativi, garantendo tuttavia dati riferibili all’intera popolazione. Questo è possibile grazie all’integrazione, oggi più facile rispetto al passato, tra i dati raccolti e quelli già presenti in moltissimi archivi amministrativi. Le nuove modalità di svolgimento dei censimenti permetteranno non solo la crescita della quantità e qualità dell’offerta informativa, ma permetteranno di ridurre i costi complessivi rispetto ad una rilevazione a tappeto che dovrebbe coinvolgere tutta la popolazione. Inoltre essendo chiamate a rispondere annualmente soltanto un campione di famiglie, sarà ridotto anche il cosiddetto fastidio statistico su cittadini.
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