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Il Comune di Giove vuole aiutare le famiglie in difficoltà attraverso il “baratto amministrativo”. Si tratta di uno strumento che consentirà ai meno abbienti e non in grado di pagare tutti i tributi comunali di scontare il debito maturato con piccoli lavori di pubblica utilità. La misura è rivolta a quei cittadini disoccupati e con un ISEE inferiore al minimo reddituale che hanno tributi comunali non pagati fino all’anno 2015, iscritti a ruolo e non ancora regolarizzati e che hanno ottenuto contributi come inquilini morosi non colpevoli negli ultimi tre anni.
Questi cittadini potranno svolgere attività di pulizia delle aree a verde o di manutenzione o interventi di decoro urbano fino a scontare il dovuto al Comune. L’amministrazione ha però stabilito un limite all’eventuale insolvenza pari a 780 euro a famiglia. La proposta, avanzata dall’amministrazione, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.
“Si tratta di una misura – spiega l’amministrazione – che fa riferimento ad una nuova normativa del 2014 ed ha l’obiettivo di aiutare soggetti socialmente deboli supplendo all’impossibilità di pagare una parte delle tasse con piccoli lavori di manutenzione urbana fino ad arrivare, come compenso, alla cifra da pagare. Questa esperienza è stata attivata anche in altra realtà italiane e sta dando buoni risultati. Noi la avvieremo non appena approvato il bilancio di previsione 2016 che dovrà prevedere un budget dedicato a questo servizio. E’ bene puntualizzare – conclude l’amministrazione – che stiamo parlando di uno strumento che va ad interagire con pochissimi casi sul territorio, ove poi se ne riscontri l’effettiva necessità, tuttavia in quella circostanza il Comune ha una misura suppletiva che consente a chi è in difficoltà di affrontare dignitosamente il problema”.
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