Il Consiglio provinciale ha approvato ieri all’unanimità e con voto palese la costituzione delle commissioni consiliari. Gli organismi sono due, la commissione statuto, regolamenti e controllo e garanzia e la commissione bilancio e affari generali. Della commissione statuto, regolamenti e controllo e garanzia fanno parte Monia Santini e Gianni Daniele (presidente), di Provincia Libera, Claudia Dionisi (vice presidente), Valdimiro Orsini e Sandro Spaccasassi di “Democratici, riformisti e progressisti per la nuova area vasta di Terni”.
La commissione bilancio e affari generali è invece composta da Tamara Grilli, Leonardo Pimpinelli, di Provincia Libera, Valdimiro Orsini, Daniele Longaroni, e Federico Novelli Democratici, riformisti e progressisti per la nuova area vasta di Terni. Presidente e vice verranno nominati successivamente.
Il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, ha rivolto alle commissioni un augurio di buon lavoro ed ha annunciato che, dopo il lavoro preparatorio della commissione competente, l’obiettivo sarà quello di approvare il bilancio entro i primi di settembre.
Durante la seduta Federico Novelli ha annunciato la costituzione del gruppo consiliare del Partito socialista italiano. Sulla ricostituzione delle commissioni, la consigliera Santini ha diramato il seguente comunicato:
“Grazie al lavoro costante e capillare del gruppo consiliare di minoranza trainato dalla Lega e al cui impulso ho personalmente partecipato, finalmente sono state ricostituite le commissioni. Un’altra ventata di fresco portata dai membri di minoranza che dalle elezioni di febbraio in poi hanno subito messo mano ai meccanismi impolverati della macchina della Provincia di Terni. Era dall’ormai lontanissimo 2014 che non venivano costituite le commissioni come si può evincere facilmente dal sito ufficiale della Provincia, ma io e il mio gruppo consiliare abbiamo sentito presto l’esigenza di rimetterle in piedi per ridare una dignità a questo organo amministrativo dimenticato da tutti e a tutte le brave e volenterose persone che vi lavorano. E poco importa se la terribile legge Delrio di piddina memoria ha tolto qualsiasi gettone per noi consiglieri, il nostro lavoro vuole soddisfazione per la città, con o senza compenso. Anche perché ci sono nodi essenziali, appunto, per la città e la provincia, da sciogliere e risolvere, primo fra tutti la questione Villalago, un luogo espropriato con violenza a tutti i cittadini che ci sono cresciuti trascorrendo le domeniche all’ombra di quelle meravigliose piante ormai dimezzate numericamente e che magari avrebbero voluto crescere i propri figli all’ombra delle stesse alberature secolari”.
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