“Come si fa a mantenere cumuli di scarti di propilene insieme a pedane di legno, all’esterno della propria azienda, a bordo strada, alla mercé di chiunque? Il pericolo incendio, viste le tonnellate di materiale infiammabile accumulato, è altissimo. Cosa dice la nostra amministrazione?”.
La denuncia viene fatta da un cittadino, per mezzo Facebook e punta il dito contro la Treofan Italia, ex Polymer, ora di proprietà dell’indiana Jindal, all’interno della quale è presente una piattaforma logistica di un’azienda esterna, per il trasporto di imballi. “Visto che questa azienda – continua la segnalazione – ha deciso di non smaltire più gli scarti di lavorazione esternamente (almeno per il momento) sono state accumulate tonnellate e tonnellate di scarti di polipropilene (infiammabile), che giacciono, tra l’altro, insieme a pedane di legno. Non è installata alcuna misura di prevenzione incendi. E se malauguratamente dovesse verificarsi un incendio, noi che abitiamo in zona Polymer, rischiamo di grosso. Poi questo è quanto si vede dalla strada pubblica, all’interno presumo sia anche peggio. Una volta c’era una legge che proibiva accumuli di scarti infiammabili superiori ad una certa quantità senza impianti di salvaguardia sicurezza incendi”. “Il pericolo è enorme – commenta un altro cittadino su Facebook – gli scarti infiammabili vicino a pedane di legno sono una vera bomba”.
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