Il vice presidente ed assessore regionale allo sviluppo economico Fabio Paparelli, d’intesa con la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il Sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, ha richiesto con urgenza la convocazione di un tavolo tecnico presso il Mise per affrontare le problematiche emerse sulla vicenda Elettrocarbonium – SGL Carbon di Narni, per capire quanto prima le reali intenzioni delle parti.
“La Regione ed il Comune di Narni hanno sempre fatto e continueranno a fare la loro parte – sottolinea il vice presidente Paparelli – ricordando che, ad oggi, sono stati concessi ad Elettrocarbonium, coerentemente con il quadro normativo e con gli strumenti esistenti, incentivi finalizzati alla riassunzione del personale per 140 mila euro, oltre ad un finanziamento di un milione 400 mila euro, finalizzati alla realizzazione di alcuni degli investimenti programmati dall’azienda. In parallelo sono stati messi a disposizione gli strumenti regionali disponibili per il supporto nell’accesso al credito. Relativamente alle procedure connesse agli aspetti di natura ambientale la conferenza regionale di servizi ha ritenuto necessario ai fini della conclusione dell’istruttoria, condizione indispensabile per la definizione dell’Accordo di Programma, dover acquisire, da parte di SGL, ulteriori elementi che la stessa dovrà presentare entro il termine massimo del 15 Febbraio 2016. Per questi motivi – ricorda Paparelli – abbiamo nelle ultime settimane tentato la composizione di una vicenda che, è bene ricordarlo, a partire dalla firma degli accordi, attiene essenzialmente ai rapporti tra le parti, con il solo fine di preservare da una parte la produzione e i livelli occupazionali e dall’altra il rispetto rigoroso delle norme ambientali”.
Sulla base degli ultimi sviluppi, a partire dalla comunicazione di SGL Carbon del 4 Gennaio 2016, con cui è stata richiesta ad Elettrocarbonium la restituzione dell’immobile e degli impianti motivata, a giudizio di SGL, con il mancato avveramento delle condizioni sospensive nei termini previsti dagli specifici contratti stipulati tra le parti private, “la Regione Umbria – precisano la Presidente Marini e l’assessore Paparelli – in sede nazionale è pronta a ribadire ancora una volta la volontà di porre in essere tutto quanto nelle sue possibilità per salvaguardare la produzione e livelli occupazionali ed assicurare il rispetto delle normative vigenti in tema di bonifica, auspicando che la discussione si rimetta su un piano di correttezza di rapporti e di messa in chiaro dei reali obiettivi delle imprese coinvolte”.
Foto (archivio): TerniLife ©