Aladino Onlus partecipa attivamente al progetto nazionale che ha lo scopo di costruire percorsi di graduale autonomia per persone con disabilità intellettiva o fisica e che coinvolge tredici associazioni impegnate sul fronte della disabilità in dodici Regioni. È il progetto “Noi speriamo che ce la caviamo da soli…” che, sostenuto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si concluderà a febbraio 2020.
Le associazioni coinvolte operano nel mondo della disabilità e, ognuna nel proprio territorio, hanno dato vita a una serie di iniziative, tutte poi messi in rete fra loro in un sistema di confronto e scambio di buone pratiche su scala nazionale. E questo dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, dalla Puglia al Piemonte. Così da elaborare un modello consolidato e replicabile, verso una filosofia di “vita autonoma” che dagli anni ’80 ha sempre più fatto strada nell’Unione Europea.
L’obiettivo del progetto è favorire l’autonomia e la libertà di scelta in modo graduale, già prima del “Dopo di noi”, senza attendere che essa si imponga improvvisa col venir meno del sostegno familiare. A Terni la sperimentazione di convivenza e iniziata a gennaio 2019, in un appartamento dove cinque ragazzi con disabilità cognitiva trascorrono il weekend. Durante il soggiorno si realizzano le cose che normalmente si fanno in una casa: preparare le stanze, rifare i letti, uscire per acquisti, cucinare e organizzare il tempo libero.
“Ogni esperienza è diversa dall’altra proprio perché ogni soggetto dà un diverso significato al tempo libero: l’uscita al pub, la festa di paese, la cena in pizzeria, l’andare allo stadio, la cena in casa con o senza invitati, la gita in montagna” dicono Morena Fiorani e Annarita Angelini di Aladino onlus. A luglio i ragazzi hanno sperimentato un periodo più lungo di distacco dalle famiglie con una vacanza al mare di una settimana cui hanno preso parte tutti i ragazzi del progetto e questo ha reso il gruppo più coeso e motivato. I ragazzi sono impegnati in laboratori pomeridiani, a cui partecipano dieci persone. Si lavora sull’autonomia personale e di gruppo, come fase preparatoria ad un futuro inserimento nella casa-famiglia. Con i laboratori si vogliono dare ai ragazzi le competenze necessarie per poter vivere in una casa-famiglia, come saper cucinare, fare la spesa, fare le pulizie e riordinare una casa.
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