Ottanta anni di sacerdozio è un traguardo straordinario che mons. Giuseppe Marinozzi festeggerà il 23 luglio, all’età di 104 anni (è uno dei tre sacerdoti italiani viventi ordinati nel 1939). Un traguardo raggiunto con lo spirito volitivo, ma umile e riservato che ha caratterizzato la vita di don Giuseppe, che è stato parroco di Sambucetole per ben 73 anni, oggi parroco emerito, ospite nella Comunità sacerdotale di Collevalenza. Un traguardo vissuto con grande lucidità al di là degli inevitabili acciacchi e limiti dovuti alla sua veneranda età.
Un prete buono, amato e conosciuto da tutti nell’amerino. Nella sua parrocchia, all’inizio degli anni Sessanta, portò anche la televisione in bianco e nero, per condividere la visione delle prime trasmissioni d’intrattenimento. Lui il parroco di intere generazioni che, in questo piccolo paese, negli anni Sessanta, ha istituito una compagnia teatrale, la festa del trattore, la scuola materna, ravvivando le devozioni popolari. Schivo nell’accettare inviti a pranzo o a cena nelle famiglie, è stato un cuoco provetto, famoso per i suoi biscotti che regolarmente preparava per i bambini della scuola materna parrocchiale, o per i ragazzi del catechismo. La gente di qualsiasi età racconta che era impossibile uscire dalla canonica senza aver accettato qualcosa di dolce o altro. Appassionato di caccia e della raccolta di funghi, autista provetto, prima sulle due ruote e poi in automobile, ha rinnovato la patente di guida fino a 97 anni.
Giovane sacerdote, negli anni ’60 ha insegnato latino e greco nel seminario di Amelia e religione nelle classi delle medie e del ginnasio. Ha collaborato per molti anni con la Curia diocesana, mantenendo aperto l’ufficio Matrimoni presso la Curia di Amelia e seguendo le pratiche matrimoniali, fino agli anni recenti. Negli anni Ottanta, dopo la partenza del padri Cistercensi, ha retto la parrocchia di Foce e il santuario della Madonna delle Grazie.
Don Giuseppe, oggi, si rammarica di non poter più esercitare il ministero di parroco a Sambucetole, come il suo cuore sacerdotale gli ispira ancora; una testimonianza della sua passione che lo ha contraddistinto in tutti gli anni del suo presbiterato.
Un traguardo eccezionale che sarà festeggiato in modo solenne grazie all’impegno del comitato paesano a cominciare dal triduo di preghiera per le vocazioni alle 17.30 a Sambucetole e la celebrazione il 23 luglio alle ore 18.30 presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese nella cripta del santuario di Collevalenza, i saluti dei paesani e della Città di Amelia con le autorità civili e militari e un momento conviviale.
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