Comunicato del Coordinamento per l’indipendenza sindacale di Polizia: “Una tragedia sfiorata stamattina a Terni e, per l’ennesima volta, le forze dell’ordine in prima linea a rischiare la propria vita per contrastare una criminalità variegata e sempre più aggressiva con strumenti legislativi inadeguati che anziché arginare l’escalation delinquenziale, con processi rapidi e pene certe, di fatto vanificano quasi completamente le attività di Polizia che instancabilmente, ogni giorno, vengono svolte sul territorio nazionale per tentare di garantire la sicurezza dei cittadini – tuona Stefano Spagnoli, Segretario Nazionale del Coisp ( Sindacato di Polizia) – Le misure del Governo a favore della sicurezza vanno nella direzione giusta ma bisogna fare di più. È assolutamente indispensabile ed urgente tutelare seriamente gli operatori di Polizia prevedendo pene severe, rigorose, senza possibilità di alcun riconoscimento delle attenuanti e di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena per chi si rende responsabile di un’aggressione nei confronti di un appartenente alle Forze dell’Ordine”.
“Un operatore di Polizia rappresenta lo Stato e lo Stato, che non si tocca, deve difendere i suoi uomini senza se e senza ma, senza alcuna timidezza – Continua Spagnoli – La solidarietà ed i ringraziamenti sono pleonastici, non bastano più! Ci vogliono i fatti, ed i fatti si potrebbero realizzare già nel Decreto Sicurezza Bis. Chiediamo al Ministro Salvini di valutare le nostre proposte a tutela dei poliziotti, questo sì che sarebbe un segnale di forte vicinanza alle Forze dell’Ordine ed ai cittadini cui deve essere garantita la sicurezza. Quanto accaduto a Terni è l’ennesima dimostrazione che, con le pacche sulle spalle, i criminali non si intimoriscono ed oggi, fortunatamente, non si è consumata una tragedia soltanto per il decisivo intervento di un poliziotto che è riuscito a bloccare il delinquente ma non dimentichiamo che, proprio in questa città, in altre circostanze, purtroppo, non è stato così; basti ricordare tra tutte l’omicidio di David Raggi e quello di Moracci, e la scia di sangue sarebbe molto più lunga. Nell’esprimere quindi vicinanza ed i migliori auguri di pronta guarigione al collega dei Carabinieri – conclude il segretario nazionale Spagnoli – auspico un deciso intervento legislativo volto a far comprendere ai delinquenti che chi è incaricato di garantire la sicurezza dei cittadini non si può toccare altrimenti si finisce in carcere e si butta la chiave” conclude Spagnoli.
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