Legalità, buona amministrazione e contrasto dei reati conto la P.A. sono stati i temi al centro del seminario “La legge n. 3/2019 c.d. ‘spazzacorrotti’: modifiche al sistema penale, utilizzo del trojan e possibili riflessi sull’attività amministrativa” organizzato oggi a Villa Umbra dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Sotto la lente la Legge numero 3 del 9 gennaio scorso, recante “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”, cosiddetta legge Spazzacorrotti.
I lavori sono stati aperti da Alberto Naticchioni, Amministratore e responsabile scientifico della Scuola umbra di amministrazione pubblica. Relatore della giornata formativa: Francesco Compagna, avvocato penalista, professore di diritto penale presso l’Università internazionale degli studi di Roma.
“E’ opportuno colpire con l’efficacia del bistuti le condotte illecite dei pubblici operatori – ha detto Naticchioni ricordando le parole del Procuratore generale presso la Corte dei conti Alberto Avoli intervenuto il 28 giugno scorso a Villa Umbra. Nel contempo, è fondamentale valorizzare la buona amministrazione portata avanti con impegno quotidiano da tanti amministratori, dirigenti e operatori pubblici e ricostruire un clima di fiducia tra Istituzioni e cittadinanza”.
Legge numero 3 del 9 gennaio scorso ha innovato profondamente la materia dei reati contro la pubblica amministrazione. Elevate le pene edittali, inasprite le sanzioni accessorie ed escluse, per gran parte dei reati contro la Pubblica Amministrazione, le misure alternative alla detenzione. Ridefinito il delitto di traffico di influenze, la legge è intervenuta anche sulla figura dell’agente provocatore e sulla disciplina del captatore informatico, cosiddetto trojan.
“La legge numero 3 del 2019 – ha sottolineato l’Avvocato Compagna – ha inasprito l’arsenale repressivo e sanzionatorio dei delitti contro la Pubblica Amministrazione. In particolare, le sanzioni sono state elevate in modo significativo rispetto ad altre fattispecie criminose anche gravi e sono state eliminate misure alternative alla detenzione per gran parte dei reati contro la Pubblica Amministrazione. L’auspicio è che queste misure repressive non determinino un rallentamento dell’attività amministrativa e che le indagini basate su queste fattispecie consentano davvero di individuare situazioni corruttive meritevoli di simili interventi repressivi”.
Il provvedimento, potenziando l’attività di prevenzione, accertamento e repressione, incide su numerosi istituti attraverso modifiche al Codice Penale, al Codice di Procedura Penale e al Codice Civile. Al corso, accreditato per la formazione continua degli OIV, gli Organismi Indipendenti di Valutazione della Performance, e presso l’Ordine degli Avvocati di Perugia, sono intervenute autorità civili e militari, tra le quali il Generale Uberto Incisa di Camerana, Comandante della Scuola di Lingue estere dell’Esercito, il Colonnello Riccardo Brandizzi, Comandante del Centro di Addestramento Perugia della Guardia di Finanza, e capitani e tenenti dell’Arma dei Carabinieri.
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