Nell’ambito della festa parrocchiale di Campomicciolo, sabato 29 giugno alle ore 18.15 si terrà un concerto di beneficenza nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Terni, a cura dei “Piccoli cantori di San Francesco” di Ferrara, diretti da padre Orazio Bruno, frate minore conventuale.
I “Piccoli cantori di San Francesco” sono sorti come gruppo corale nell’ottobre del 1975 presso la Basilica di San Francesco di Ferrara. Il complesso di voci, provenienti da Ferrara e provincia, è formato da circa 50 elementi che vanno dai sette ai quattordici anni. Svolge attività concertistica e liturgica in tutto il territorio nazionale e all’estero. Il repertorio abbraccia motivi sacri e profani, classici e moderni. Ha inciso decine di musicassette e Cd ed ha collaborato con diverse case editrici. Appartiene alla Federazione Internazionale dei Pueri Cantores.
Durante il concerto sarà consegnato il riconoscimento di “Cavaliere del Millennio per la Pace” al direttore del Coro dei Piccoli Cantori di San Francesco di Ferrara, all’associazione San Vincenzo de’ Paoli operante nella diocesi di Terni-Narni-Amelia con 14 conferenze, e a don Alessandro Rossini, fondatore dell’associazione Nuova Vita onlus che gestisce alcune case famiglie per bambini e mamme in difficoltà.
Il premio è nato su iniziativa del Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi, costituito ad iniziativa del prof. Gianfranco Costa, nel lontano 1978. In questi decenni di attività ha realizzato centinaia di iniziative, tutte finalizzate alla promozione della cultura della Pace, senza mai dimenticare la concretezza dell’aiuto umanitario. Nel 1988 ha ricevuto dall’Onu il riconoscimento di Peace Messenger.
Tra le iniziative quella del “Millennio per la pace”, e dei “Cavalieri del Millennio” che insignisce donne e uomini protagonisti di una nuova nobiltà quella della pace, che si impegnano a contribuire, con le loro iniziative, secondo le loro possibilità, nel quotidiano ad accelerare la sconfitta della fame, della povertà e delle guerre, soprattutto aiutando l’infanzia in difficoltà.
Per il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi, fare bene significa innanzitutto testimoniare costantemente la ferma volontà di contrastare il “mostro” della assuefazione alla condizione tragica di milioni di bambini a cui il mondo sta pian piano togliendo il diritto di vivere e tenere alta la bandiera della speranza di un possibile futuro migliore per una infanzia diseredata nelle aree più povere del pianeta.
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