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Corpus Domini, il vescovo: “Condividiamo la cura del bene comune”

Celebrata giovedì sera a Terni la festività del Corpus Domini con la messa presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese e la processione eucaristica con il Santissimo Sacramento per le vie della città, dalla chiesa di San Francesco alla Cattedrale.

Un lungo corteo di sacerdoti, confraternite delle vari zone della diocesi con i loro stendardi, ministranti e rappresentanti delle parrocchie e delle associazioni, animato da preghiere e canti, ha toccato le vie del centro cittadino.

La solennità del Corpus Domini è un momento importante a fine anno pastorale, in cui al centro della celebrazione è l’Eucaristia, fonte e culmine della vita della chiesa, attraverso la quale si sperimenta la comunione tra le varie realtà della diocesi, nella corale preghiera per i deboli, i poveri, per chiunque ha bisogno di amore e di consolazione, vicino o lontano, è il segno tangibile di una condivisione e partecipazione alla vita cittadina e ai suoi problemi.

«La Chiesa diocesana radunata attorno all’Eucarestia, in questa festa, esprime la volontà di abbandonarsi alla volontà del Padre; è l’impegno rinnovato a spezzare il pane, l’amore, il sapere, l’esperienza sociale, la condivisione dei progetti con i fratelli – ha ricordato il vescovo nell’omelia durante la celebrazione nella chiesa di San Francesco -. Eccoci allora, comunità dei discepoli, popolo santo fedele di Dio che cammina nella storia verso la terra promessa. Un cammino tra gli uomini in compagnia di Gesù, che continua oggi a stare con noi, prendendo su di sé le sofferenze, le gioie e le speranze di tutti gli uomini.  Quelle degli uomini e delle donne della nostra Diocesi, delle nostre città, della nostra Nazione, in questo momento di crisi, di incertezza, di timori. Gesù, però ci guida, è rimasto con noi nell’eucaristia e vive, cammina accanto a noi e continua ad annunciarci la buona notizia del Vangelo. Le folle del mondo potranno mangiare a sazietà se riusciremo a condividere la cura del bene comune, le preoccupazioni, il pane, la parola, la cultura, la fede, l’amore, le aspirazioni, le speranze, ciò che abbiamo anche se poco Gesù ci assicura che basterà per tutti. Si verificherà il miracolo del cibo per tutti, della giustizia, della concordia, della gioia e della pace nel mondo intero».

L’invito del vescovo è stato per una preghiera corale nel proseguire nell’amore, nella condivisione e nella fraternità, una preghiera per la pace nel mondo, per l’unità e la pace dell’Italia e per la rinascita della nostra città di Terni, per la santificazione di tutti.

La lunga processione silenziosa, interrotta solo da preghiere e canti, si è snodata lungo le vie del centro di Terni con una sosta davanti all’edicola della Madonna del popolo in piazza della Repubblica con una meditazione proposta dall’Azione Cattolica e letta dal presidente diocesano Luca Diotallevi. «In questo momento della vita della Chiesa, della nostra città e del nostro paese, abbiamo a volte la sensazione di trovarci in un deserto. Di non vedere dove andremo a finire e di non trovare intorno a noi nessuno che ci aiuti. Abbiamo la sensazione che la nostra società sia giunta alla fine e che il nostro giorno sia al tramonto. La risposta è un pane, il pane della Eucarestia. Quel pane non è solo una cosa, ma una azione che diventa una norma, norma della vita e norma per la vita.

Quello che poteva sembrare un vuoto sul volto delle nostre Città, le fratture con cui strade e piazze separano i palazzi, Gesù, lo ha abitato, lo ha percorso generando e rinforzando le mille forme dell’amore che corrono attraverso quelle fratture, che riempiono le strade e le piazze: l’amore dei gesti di cui si vede l’autore – un bicchiere d’acqua a chi ha sete – e l’amore dei gesti di cui non si vede l’autore – una strada pulita, una scuola aperta, una buona legge –. E’ il luogo bello che la Grazia dell’Eucarestia riempie, illumina e sostiene, è traccia di quell’umanissimo movimento dell’amore, di ogni amore vero, dell’amore umano che l’Eucarestia rende forte e intelligente, che sempre rialza e rinnova. L’Eucarestia è sacramento di un’alba che comincia a vincere il buio di ogni notte».
La processione si è conclusa nella cattedrale di Terni con l’adorazione eucaristica e la benedizione solenne con il Santissimo Sacramento.

Foto: DIOCESI ©

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