Saranno 6,3 milioni gli italiani che festeggeranno Pasqua al ristorante spendendo 328,8 milioni di euro. Sono le stime della Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in leggera flessione rispetto allo scorso anno a causa di previsioni meteo incerte, ma che confermano quanto la ristorazione e la cultura del fuori casa costituiscano una parte integrante dell’offerta turistica.
Una festa che mai come quest’anno sarà all’insegna dell’anti spreco, visto che il 76% dei ristoranti metterà a disposizione dei propri clienti la ‘doggy bag‘ per consentire di portare a casa cibi e bevande non consumati sul posto. In vista di ponti e festività di primavera la parola d’ordine è ‘aperti per ferie’: domenica 21 aprile il 90% dei ristoranti sarà aperto, a Pasquetta l’82,2%, mentre il 25 aprile e il 1 maggio il 98,2%. Per Pasqua vincerà la proposta del menu “a degustazione” offerta dal 63% dei ristoranti, ossia 6 portate ad un prezzo medio di 53 euro, bevande incluse, in leggero aumento rispetto allo scorso anno.
Nel 37% dei locali, invece, sarà servito il menu alla carta di 3 portate per una media di 50 euro, bevande escluse. Come sempre sarà la tradizione a farla da padrona nel 76,5% delle tavole, dove trionferanno i piatti tipici del periodo, dalla pasta fresca, all’agnello per concludere con pastiere, colombe e cassate. Un ristorante su quattro, invece, proporrà menu con reinterpretazioni della gastronomia locale. In crescita proposte per i più piccoli (37,5%), mentre non mancheranno menu per chi ha esigenze alimentari specifiche (14,7%). Quanto al lunedì di Pasquetta sono attesi 4,7 milioni di clienti; il 79% dei locali proporrà il menu a la carte di tre portate, mentre quelli a degustazione costeranno 46,50 euro, bevande incluse. Per il giorno di Pasquetta si stima una spesa complessiva di 229,1 milioni di euro.
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