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L’onda lunga dell’evasione dall’ospedale. Cgil: “Polizia Penitenziaria in emergenza, servono risposte”

“Ciò che è accaduto il 12 marzo, presso l’Ospedale Santa Maria di Terni, con il tentativo di evasione di due pregiudicati, ripropone con forza il tema della mancanza di dotazioni organiche della Polizia Penitenziaria.
Solo la professionalità, il coraggio e la prontezza di riflessi di due nostri agenti ha consentito di limitare i danni e di evitare che ancora una volta cittadini innocenti, personale infermieristico e poliziotti divenissero le ennesime vittime di una situazione ormai al collasso”: lo scrive il segretario generale Fp Cgil Terni, Giorgio Lucci.


“La mancanza di una formazione adeguata, di dotazioni organiche e di mezzi, nonostante le tante promesse di tutti i Governi che si sono succeduti, continua a rendere sempre più precario e rischioso questo delicato lavoro.
La domanda che dobbiamo porci è la seguente: per quanto tempo ancora l’impegno, la professionalità e lo spirito di sacrificio di questo personale potrà supplire ad una mancanza di sensibilità di chi è deputato ai massimi livelli a far funzionare queste strutture? Sicuramente, quel servizio doveva prevedere più personale della Polizia Penitenziaria, ma risulta sempre complicato ricercare le responsabilità quando anche i vertici delle strutture periferiche risentono delle carenze organiche oltre ad un senso di abbandono da parte delle strutture centrali” continua il sindacalista. 

“Solo chi ha avuto la possibilità di visitare il carcere può capire le difficoltà di chi vi opera giornalmente, con quale pazienza e sacrificio il personale deve giornalmente gestire e controllare i detenuti, tenendo conto di mille fattori e mille difficoltà, differenze di lingua, di cultura e religione, detenuti comuni e detenuti speciali. 
Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, e tutti i corpi armati dello Stato, godono della stima e del plauso della “politica” nel momento in cui sono chiamati a svolgere i loro compiti nelle situazione più estreme al servizio dei cittadini, sarebbe invece opportuno che lo Stato si ricordasse sempre di questo personale, agendo di conseguenza, 
la Fp Cgil a tutti i livelli chiede che questo personale goda di tutte le tutele necessarie; meno promesse e più fatti, più personale, più formazione e più mezzi in modo che possano svolgere il proprio lavoro nella serenità e tranquillità che gli è dovuta” conclude Lucci.

Foto: TerniLife ©

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