È di 21.600 euro l’indennizzo che la famiglia si vedrà liquidare dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la morte di David Raggi, il 27enne colpito a morte in piazza dell’Olmo con un collo di bottiglia quando era appena trascorsa la mezzanotte tra il 12 e il 13 marzo 2015, esattamente quattro anni fa.
A stabilire la cifra è stata la seconda sezione civile del tribunale di Roma: 7.200 per ogni componente della famiglia (il padre Walter, la mamma Bruna e il fratello Diego), come prevede la legge 122 del 2006, che di fatto in Italia ha superato la direttiva europea 80 del 2004 e si riferisce all’indennizzo per le vittime di reati particolarmente efferati, come appunto l’omicidio, il femminicidio o la violenza sessuale, con un percorso che dunque va al di fuori dei risarcimenti fissati dai procedimenti penali e civili.
Per l’omicidio in sede penale è stato condannato a 30 anni, con sentenza passata in giudicato, il marocchino Amine Aassoul che, ubriaco, uccise il giovane ternano davanti ad un locale del centro cittadino.
Assolti anche il ministero dell’Interno e il ministero della Giustizia italiani per il fatto che l’assassino sarebbe dovuto essere già stato allontanato dal territorio nazionale, per precedenti provvedimenti, o comunque sarebbe dovuto essere in carcere per scontare un cumulo di pene. (dal Corriere dell’Umbria)
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