“Come è stato gestito il sistema di accoglienza degli immigrati a Terni negli ultimi anni? Vi sono anomalie tra progetti presentati ed effettiva esecuzione degli stessi? Come sono state impiegate le risorse pubbliche? Sono domande a cui il consigliere regionale della Lega, Emanuele Fiorini, sta cercando di dare delle risposte attraverso lo studio dei documenti reperiti tramite richieste di accesso agli atti. Il capogruppo leghista, nel proseguire il suo lavoro volto a fare luce sulla gestione degli SPRAR, ha inoltrato un’ulteriore richiesta di documentazione al fine di ottenere copia delle “comunicazioni intercorse tra il Comune di Terni e il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati presso il Ministero degli Interni” dal 2014 al 2018″ scrive la Lega.
“Grazie alle politiche di Matteo Salvini che ha ridotto gli sbarchi e diminuito i fondi destinati all’accoglienza – spiega il consigliere regionale – la Lega ha inferto un duro colpo al business dell’immigrazione. Tuttavia, ritengo opportuno chiarire come siano stati impiegati i fondi pubblici per l’immigrazione prima dell’avvento della Lega al Governo del paese e della città. Anche a Terni abbiamo vissuto per anni sulla nostra pelle le criticità scaturite dalla gestione approssimativa dell’accoglienza da parte delle amministrazioni di sinistra che ha determinato insicurezza, spaccio e criminalità. A tal proposito è mia intenzione andare a fondo della questione ed entrare in possesso di tutta la documentazione necessaria al fine di evidenziare eventuali anomalie e sperperi di denaro pubblico”.
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